Uffici Vertenze Cgil Lombardia: 28mila pratiche l’anno a tutela dei lavoratori

in Mercato del lavoro, UFFICIO STAMPA

Recuperati in un anno 54 milioni di euro di crediti. Senza la Cgil sarebbero rimasti nelle casse delle aziende o dell’Inps 

 

Dietro ogni consulenza e presa in carico di uno o più lavoratori che si sono rivolti alla Cgil in Lombardia ci sono storie individuali e collettive di diritti violati o negati, in una delle regioni più produttive e ricche d’Italia.

Nel 2018 (ultimo anno disponibile a pratiche chiuse) gli uffici vertenze legali e procedure concorsuali della Cgil Lombardia hanno recuperato 54 milioni di euro di crediti dovuti ai lavoratori.

Negli ultimi 6 anni, dal 2013 al 2018, la cifra è di 338 milioni di euro. Crediti che sarebbero rimasti nelle casse delle aziende, o dell’Inps, se lavoratrici e lavoratori non si fossero rivolti al sindacato.

Nel 2018 gli Uvl e Upc hanno aperto 27.082 pratiche, un numero in costante crescita rispetto agli anni precedenti. Le pratiche passate al legale sono state 3.332.

Viviamo nella migliore delle regioni possibili? No, stando ai dati presentati questa mattina in conferenza stampa dalla Cgil Lombardia. Sono 5.695 le vertenze aperte per recuperare stipendi mai pagati dai datori di lavoro, o non del tutto.

Le violazioni contrattuali sono 2.757. Tra queste ci sono 1.623 licenziamenti illegittimi. Gli uffici vertenze hanno impugnato i licenziamenti di 779 persone lasciate a casa dalle aziende per presunti problemi economici in realtà mai esistiti. Impugnati anche 457 licenziamenti disciplinari, 85 licenziamenti in periodo di prova, 72 licenziamenti orali, 15 licenziamenti in malattia, 13 in maternità, 23 licenziamenti collettivi, 22 licenziamenti discriminatori. Ci sono anche 7 casi di dimissioni estorte. E ancora 107 persone assunte con contratto a termine sono state licenziate prima della scadenza del contratto. Precari e mazziati. Ma con la Cgil hanno ottenuto il riconoscimento dei loro diritti.

Tra le 2.757 violazioni contrattuali riscontrate, 300 riguardano l’accertamento di lavoro subordinato. Ben 200 persone assunte in nero si sono rivolte alla Cgil.

L’andamento del 2019, con già 14.286 pratiche aperte nei primi sei mesi dell’anno, evidenzia quanto ancora ci sia bisogno di aiuto.

“Il prezioso lavoro svolto dai nostri uffici vertenze è uno degli anelli fondamentali della tutela individuale che offre la nostra organizzazione”. A dirlo Daniele Gazzoli, segretario della Cgil Lombardia, che aggiunge: “Anche laddove non arriva la contrattazione collettiva, laddove si manifesta una violazione dei contratti o delle leggi, laddove si violano i diritti, la Cgil è a fianco di chi ne ha bisogno”.

 

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