Welfare lombardo: le richieste della CGIL all’audizione degli stakeholder
9 nov. – “Momento di confronto con Regione Lombardia sullo stato di attuazione della riforma e per noi anche ulteriore occasione per sollecitare un incontro urgente per concordare modalità e necessità di risorse finalizzate all’armonizzazione dei trattamenti economici del personale”. Così commenta su facebook Manuela Vanoli, segretaria Fp Cgil Lombardia, oggi presente all’audizione degli stakeholder in Assessorato regionale al welfare.
È lei a raccontarci dell’intervento che la Cgil lombarda, con la segretaria Valentina Cappelletti, ha fatto anche per i portatori di interessi rappresentati dalla categoria e dal sindacato dei pensionati. “Abbiamo voluto la riforma del sistema sanitario e socio sanitario per cambiare il paradigma ospedalocentrico e integrare invece i servizi fra ospedale e territorio. Un riassetto necessario anche a fronte dell’aumento, con gli anziani, dei malati cronici” spiega Vanoli, aggiungendo che, a tal fine, gli accordi siglati con Regione nel 2014 e nel 2016 vanno attuati. Cioè? “La Cgil ha chiesto di coinvolgere le parti sociali nel ridisegno della rete di offerta territoriale dei servizi, che, con la presa in carico sempre in capo al pubblico, deve essere integrata e non una gara tra erogatori pubblici e privati”. Delle difficoltà ad accorpare sul territorio realtà diverse, e con scarse risorse economiche e umane, sono segno i confronti sui piani di organizzazione aziendale strategica di Asst e Ats. “Siamo disponibili a confrontarci preventivamente su tutta la partita, inclusa la valorizzazione delle professionalità e la garanzia di formazione” continua Vanoli. Ancora, con cittadini che si curano sempre meno, vanno garantite anche le prestazioni gratis dei livelli essenziali di assistenza. E vanno ridotti ticket, liste d’attesa e rette delle Rsa. (ta)
tiziana.altea | 09 novembre 2016, 17:22