Tagli ai fondi per gli amministratori minacciati: Cgil chiede revisione
L’Osservatorio sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti degli Amministratori Locali del Viminale ha evidenziato che, nel primo semestre del 2024, gli eventi e le minacce contro gli amministratori locali sono aumentati del 26,7%. Si è passati da 258 episodi di intimidazione del primo semestre 2023 a 327 nello stesso periodo del 2024 (qui il report del Ministero).
Un dato allarmante, che avrebbe dovuto spingere il Governo ad avviare una seria discussione su quali ulteriori strumenti, economici e strutturali, mettere in campo per affrontare un fenomeno sempre più invasivo nell’azione degli Amministratori.
L’Associazione Avviso Pubblico ha censito che, nel periodo 2010-2023, il problema ha riguardato 1.616 comuni italiani, con 5.400 casi di minacce ed intimidazioni. Ogni anno si registrano circa 400 nuovi casi.
Nonostante ciò, nella legge di bilancio 2025, in discussione al Parlamento, le risorse destinate al fondo preposto vengono ridotte di oltre l’80%, passando da 6 a 1 milione di euro.
È questa l’unica modalità con cui il Governo intende supportare gli amministratori locali coraggiosi, minacciati dalle mafie? Spesso, oltre ai danneggiamenti alle strutture comunali, questi ricevono danni personali a casa, alle automobili o in altre forme, comunque connessi alla loro attività.
L’assenza di risorse, inoltre, rende impraticabile qualsiasi attività formativa rivolta al personale della Pubblica Amministrazione e ai giovani. Sappiamo bene quanto la formazione sia cruciale per costruire una solida cultura antimafia.
Contestualmente, anche il Fondo per la realizzazione e la manutenzione delle opere pubbliche negli Enti Locali sciolti per mafia, da 5 milioni di euro, viene praticamente azzerato.
Sono molteplici le ragioni per protestare contro i contenuti della legge di bilancio 2025, che hanno spinto la CGIL a dichiarare lo sciopero generale del 29 novembre. Tuttavia, non si può non considerare di primaria importanza il sostegno agli amministratori impegnati per il rispetto della legalità. Questa è un’azione dovuta.
Il Presidente dell’Associazione Avviso Pubblico, durante la discussione parlamentare sulla legge di bilancio 2025, ha inviato una richiesta di revisione dei provvedimenti inerenti i fondi destinati agli amministratori locali minacciati e ai Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa alla Presidente del Consiglio, ai Ministri e ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari competenti.
Come CGIL, sosteniamo e sosterremo con forza questa richiesta in tutte le iniziative territoriali e nazionali che stiamo portando avanti per contrastare i contenuti della legge finanziaria 2025.