Strage di Cutro, i delegati dei Comitati aziendali europei scrivono a Von Der Layen e Meloni

in Europa e Mondo, UFFICIO STAMPA

“Per la nostra idea nobile di Europa, non possiamo restare in silenzio”

Delegati e delegate dei Comitati Aziendali Europei prendono posizione sulla tragedia di Cutro e scrivono una lettera a Ursula Von der Layen, Presidente della Commissione europea e a Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano.

“La tragedia di Cutro dice ancora una volta cosa è diventata l’Unione Europea: una fortezza invalicabile per molte persone che chiedono di essere protette da situazioni di conflitto, di persecuzione, di povertà, di crisi ambientali, di luoghi in cui la vita è diventata impossibile. A Cutro quelle persone potevano essere salvate, ma non è avvenuto. In Italia invece è prevalsa la politica di ostacolare i salvataggi in mare e sono state fatte leggi che rendono più difficile aiutare chi è in pericolo in mare. Soprattutto, alcuni politici hanno fomentato una narrazione terribile che criminalizza chi fugge dalla disperazione”.

Queste le parole usate dai delegati lombardi delle multinazionali, che fanno parte degli European Works Councils, i Comitati Aziendali Europei, i rappresentanti dei lavoratori a livello europeo.

“Siamo orgogliosi di quello che facciamo”, scrivono i delegati, citando “una idea nobile di Europa, pensata come una istituzione patria della coesione tra i popoli, della accoglienza e dei diritti umani”.

 “Per questo – continuano – non possiamo restare in silenzio, è troppo il dolore, è troppa la rabbia. Per questo, sentiamo tutta la responsabilità di opporci e di far sentire la nostra voce”.

La lettera dei rappresentanti dei lavoratori continua a raccogliere adesioni tra i delegati italiani e europei. Ad ora hanno sottoscritto la lettera i rappresentanti CAE di 62 multinazionali.

Leggi qui il testo integrale della lettera