Previdenza complementare contrattuale: Cgil, Cisl e Uil chiedono alla Regione interventi a sostegno dell’adesione
Promuovere interventi di sostegno alla previdenza complementare contrattuale, per favorire e potenziare le forme di garanzia per le lavoratrici e i lavoratori, affinché al termine dell’attività lavorativa possano godere di una maggiore sicurezza economica. E’ quanto chiedono alla Regione Cgil, Cisl e Uil Lombardia, che ieri pomeriggio hanno incontrato l’assessore al Bilancio e alla semplificazione Economica, Massimo Garavaglia, al quale hanno sottolineato l’esigenza di un deciso intervento sul tema. Decreti legislativi e Costituzione, infatti, attribuiscono anche alle Regioni la titolarità a promuovere l’adesione dei lavoratori e delle lavoratrici ai fondi di previdenza complementare di natura contrattuale.
Dai recenti dati Covip emerge che a fine 2016 le adesioni alla previdenza complementare si sono attestate in Italia a quota 8 milioni, su 23 milioni di lavoratori potenziali. Solo il 16% degli occupati con meno di 35 anni è iscritto a una forma pensionistica integrativa. In Lombardia il tasso medio di adesione ai fondi pensione integrativi è del 30%. Ancora troppo basso, secondo i sindacati, per assicurare condizioni di vita dignitose al termine della carriera lavorativa.
Ad oggi, in Lombardia, esistono ancora categorie di lavoratori che non hanno un fondo di previdenza complementare, a partire dai dipendenti della sanità privata, che scontano il disagio di un contratto nazionale fermo a 10 anni fa.
Valentina Cappelletti, Paola Gilardoni e Daniele Bailo di Cgil, Cisl e Uil Lombardia chiedono quindi alla Regione:
– interventi a sostegno della continuità contributiva delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti ai fondi contrattuali in quanto sono alte le percentuali di sospensione a vario titolo della contribuzione ai fondi.
– promuovere iniziative per favorire la cultura del risparmio previdenziale e la diffusione di un’informazione consapevole, che possa facilitare e incentivare le adesioni di lavoratori e lavoratrici.
– sostenere l’adesione al fondo Perseo Sirio dei lavoratori pubblici e privati in Lombardia, attraverso una specifica contribuzione a carico del datore di lavoro, aggiuntiva a quella contrattualmente già prevista, a partire dai dipendenti del servizio sanitario regionale e dell’ente Regione e coinvolgendo sul tema anche Anci Lombardia.
– favorire la sottoscrizione di accordi di adesione a Perseo Sirio con le aziende della sanità e del socio-assistenziale privato in Lombardia
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