Presidio di solidarietà per il sindaco di Buccinasco

in Legalità, Osservatorio, UFFICIO STAMPA

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«LE VOSTRE MINACCE NON CI FERMERANNO, SIAMO TUTTI RINO PRUITI»

 

Martedì 10 dicembre, alle ore 18, in via Vittorio Emanuele II a Buccinasco, la Rete Solidale Antimafia del Sud Ovest Milano ha promosso un presidio di solidarietà per il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti, vittima nei giorni scorsi di gravi minacce intimidatorie.

Il presidio è stato una risposta comune e decisa per ribadire, tutti insieme, che la lotta contro le mafie è una responsabilità condivisa e che nessuno, a partire dal sindaco Pruiti, deve essere lasciato solo in questo impegno.

La Rete ha invitato tutta la cittadinanza, oltre a forze politiche, rappresentanti delle Istituzioni, della società civile e delle associazioni, a intervenire e partecipare. Solo con azioni e responsabilità collettive si può costruire una comunità realmente libera dall’illegalità e dalla paura.

Rete Solidale Antimafia del Sud Ovest Milano

La CGIL Lombardia ha aderito e partecipato con convinzione al presidio, consapevole di quanto la presenza mafiosa stia causando un peggioramento nelle condizioni di lavoro e, più in generale, nella vita quotidiana di tutti i cittadini.

Ancora una volta, purtroppo, Buccinasco conferma il suo triste appellativo di «Platì del nord». Il sindaco Rino Pruiti ha trovato sulla sua macchina una lettera anonima che lo invitava a farsi gli affari suoi e ad andarsene. Per precisione, la frase era: «Fatti i ca**i tuoi o finisci al cimitero». Non è la prima volta che si verificano episodi del genere. Nel corso degli anni, minacce e attentati sono stati rivolti anche ad altri sindaci di Buccinasco e della zona.

Il sud-ovest dell’hinterland milanese – Trezzano sul Naviglio, Corsico e Buccinasco – rappresenta un’area storica di insediamento mafioso e, nonostante i numerosi arresti, le cosche mafiose continuano ad esercitare un forte condizionamento in ampi settori di attività pubbliche e private.

A parte i casi di collusione con la politica o con imprenditori accondiscendenti, spesso ci troviamo di fronte a una cittadinanza che non ha la consapevolezza di quanto avviene o tace per timore di possibili conseguenze.

Con loro, con i rappresentanti delle Istituzioni come il sindaco Pruiti, e con le lavoratrici e i lavoratori, abbiamo il dovere di costruire un cordone di solidarietà che ci consenta, tutti insieme, di estirpare questo pericoloso cancro sociale.