Non è sicurezza: un seminario contro il DDL Sicurezza 1660/2024
CGIL Lombardia torna a mobilitarsi con un seminario di approfondimento dal titolo “Non è sicurezza: il disegno autoritario e incostituzionale del DDL 1660/2024”, un’occasione per fare chiarezza sul decreto che sta sollevando un ampio dibattito nel Paese. L’iniziativa si terrà venerdì 17 gennaio 2025, alle ore 9.30, presso la sede di CGIL Lombardia in via Palmanova 22, Milano.
I temi del seminario
Il DDL Sicurezza 1660/2024 proposto dal Governo, descritto come una misura per garantire la sicurezza nazionale, è stato contestato duramente dalla CGIL e da ampi settori della società civile. Le critiche principali sottolineano il carattere autoritaro e incostituzionale del disegno di legge, che rischia di comprimere i diritti fondamentali, colpendo le libertà individuali e peggiorando ulteriormente le condizioni delle fasce più fragili della popolazione.
Al seminario interverranno esperti del mondo politico, giuridico e sindacale per discutere delle implicazioni del provvedimento:
- Alfredo Bazoli, Senatore PD e membro della 2ª commissione giustizia.
- Massimo Di Celmo, Legale della consulta giuridica CGIL nazionale.
- Denise Amerini, Responsabile carceri e dipendenze CGIL nazionale.
- Alessandro Pagano, Segretario Generale CGIL Lombardia.
Modererà il dibattito Clemente Elia, del Dipartimento Legalità CGIL Lombardia.
Il contesto: manifestazioni contro il DDL Sicurezza
La CGIL, insieme ad altre organizzazioni sindacali e associazioni, si è mobilitata nelle scorse settimane contro il DDL Sicurezza, partecipando attivamente alle manifestazioni nazionali e locali. La piazza ha ribadito il proprio no alle politiche repressive e la necessità di una sicurezza che parta dall’investimento nei diritti sociali, nel lavoro e nella solidarietà.
La CGIL Lombardia sottolinea l’importanza di costruire consapevolezza e informazione su provvedimenti che toccano i pilastri della democrazia e della Costituzione. Il seminario del 17 gennaio sarà quindi un momento di confronto per rafforzare l’impegno collettivo e rilanciare una mobilitazione unitaria.