Mai più morti sul lavoro: altissima adesione sciopero in Lombardia
Altissima adesione intorno all’80% in Lombardia alle 2 ore di sciopero a fine turno per le categorie edili e metalmeccanici (Fiom, Fillea, Uilm e Feneal). Picchi del 100% in aziende come Gkn, Lobo, Hyster-Yale e Alfa.
Partecipazione alta anche a presidi e iniziative territoriali, che si sono tenute sotto le Prefetture delle città lombarde, con rivendicazioni anche in forma di flash mob, volantinaggi e assemblee.
Riportiamo qui le parole della Segretaria Generale Fillea (edili) Cgil Lombardia e del Segretario Generale Fiom (metalmeccanici) Cgil Lombardia.
Katiuscia Calabretta, Fillea Cgil Lombardia: “Oggi non scioperano solo gli edili, ma abbiamo ricevuto la solidarietà da tanti altri comparti della filiera delle costruzioni. Il problema è un problema molto sentito, ogni giorno in Italia muoiono 3 persone di lavoro! Non si può pensare che sia inevitabile, ci sono tante cose che si possono e si devono fare. Da anni chiediamo di istituire il reato di omicidio colposo sul lavoro e di garantire pene certe e in tempi accettabili per chi ha perso la vita e per i familiari che aspettano giustizia. Chiediamo l’attivazione della patente a punti che premi le aziende virtuose e penalizzi chi non mette la salute e la sicurezza al primo posto. Chiediamo che anche nei cantieri si timbri un badge per avere certezza di chi è presente e per sapere quante ore di lavoro ha fatto. I subappalti privati devono essere ridotti ad un unico livello come avviene negli appalti pubblici, garantendo uguali tutele normative ed economiche a tutti. Va garantita formazione di qualità e serve un’attenzione specifica per i lavoratori migranti che devono poter lavorare regolarmente e essere formati adeguatamente anche in lingua madre”.
Antonio Castagnoli, Fiom Cgil Lombardia: “Alta adesione allo sciopero di oggi, partecipato non sono dagli iscritti CGIL e UIL, ma anche da lavoratori e RSU di altre organizzazioni sindacali e da lavoratori non iscritti ad alcun sindacato. Questo sta ad indicare la forte preoccupazione tra i lavoratori e le lavoratrici rispetto ai temi della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La precarietà dei contratti di lavoro, il lavoro nero, i sub-appalti al massimo ribasso sono tutti elementi che vanno a deteriorare le condizioni di lavoro e non garantiscono un adeguato investimento in formazione dei lavoratori e nel rispetto delle misure di sicurezza. Il Governo e le Istituzioni tutte si devono far carico urgentemente di questo grave problema e trovare soluzioni le idonee. Ci vogliono maggiori controlli nei luoghi di lavoro. Questa situazione è inaccettabile! Adesso basta!”