L’intelligenza del lavoro per un nuovo modello di sviluppo e fermare i licenziamenti
Il 6 novembre a Milano Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate
La Cgil organizza l’Assemblea nazionale dei delegati e delle delegate intitolata “L’intelligenza del lavoro per un nuovo modello di sviluppo e per fermare i licenziamenti”, che si terrà il 6 novembre al Teatro Gaber di Milano, con la partecipazione di 1500 lavoratori. L’evento, che inizierà alle 9:30, sarà un momento cruciale di confronto e proposta in vista dello sciopero generale del 29 novembre, indetto insieme alla Uil, per affrontare le criticità del mondo del lavoro e proporre soluzioni concrete per una crescita sostenibile e inclusiva.
L’assemblea mira a presentare un nuovo modello di sviluppo centrato su politiche industriali sostenibili, la piena occupazione di qualità e la lotta alla precarietà. La giornata prevede una relazione introduttiva del segretario confederale Pino Gesmundo, seguita dagli interventi di delegati, delegate, e dirigenti sindacali delle categorie e dei territori, per dare voce ai lavoratori e alle lavoratrici direttamente coinvolti.
Saranno presenti anche ospiti importanti come Anna Donati, presidente e AD di Roma Servizi per la Mobilità, l’onorevole Enrico Letta, autore del rapporto “Much More than a Market”, Mario Pianta, professore di Politica economica presso la Scuola Normale Superiore di Firenze, e Ludovic Voet, segretario confederale della CES. A concludere i lavori sarà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
La Cgil denuncia una crisi industriale profonda, con dati Istat che mostrano un calo produttivo del 3,2% e gravi perdite nei settori chiave come trasporti, macchinari e tessile. Attualmente, oltre 183.000 lavoratori sono coinvolti in crisi aziendali o settoriali, e l’assenza di politiche pubbliche efficaci ha aggravato la situazione, lasciando migliaia di persone in una precarietà crescente.
Durante l’assemblea, la Cgil chiederà politiche pubbliche di reindustrializzazione, riqualificazione dei lavoratori e misure per rendere il sistema produttivo più resiliente e sostenibile. Verranno presentate anche proposte specifiche per ridurre il costo dell’energia e supportare i lavoratori nelle transizioni ecologica e digitale, con un approccio che favorisca l’innovazione e la qualità delle produzioni italiane.
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Per approfondire: intervista di Collettiva.it a Pino Gesmundo “Il Paese reale è in crisi, il Governo dica la verità”