La salute non è una merce

in UFFICIO STAMPA, Welfare e Sanità

 

 

La CGIL insieme a un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’Assemblea ‘Insieme  per la Costituzione’ ha organizzato manifestazione nazionale il 24 giugno a Roma con concentramento in Piazza della Repubblica ore 10:00 e comizio conclusivo in Piazza del Popolo; in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale.

Rivedi la diretta:

 

 

Anche la Lombardia è scesa in piazza a difesa del sistema sociosanitario e della salute e sicurezza sul lavoro. Troppe le promesse mai mantenute da Regione Lombardia, mentre la spinta alla privatizzazione sta erodendo il pubblico a discapito della salute (e delle tasche) dei cittadini.

 

La salute:

NON è una merce, al contrario è un investimento per il benessere di tutte e di tutti i cittadini,

NON è solo garantita dagli ospedali che si occupano delle situazioni acute ma anche dai servizi del territorio vicini e facilmente individuabili dai cittadini

NON E’ CONCORRENZA FRA STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE ACCREDIATE

E’ UN DIRITTO universale che deve essere garantito a tutta la popolazione

E’ PREVENZIONE, CURA, RIABILITAZIONE  

 

COSA CHIEDIAMO A REGIONE LOMBARDIA:

➡️ PREVENZIONE E TUTELA DELLA SALUTE

Il cambiamento necessario rispetto al Dipartimento di Prevenzione parte dal rafforzamento organizzativo, dal potenziamento degli attuali organici che valorizzi le funzioni di igiene, prevenzione e sanità pubblica, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ricomponendo anche le competenze di prevenzione veterinaria e della nutrizione nonché della sicurezza alimentare.

Serve sviluppare le iniziative di prevenzione ed educazione alla salute degli ambiti di vita ed aggregazione sociale, siano essi scolastici o lavorativi, delle primarie forme di tutela della salute pubblica.

Impone un ripensamento ed un investimento complessivo, abbandonando un’ottica meramente di spesa per concentrarsi su impatti di medio-lungo periodo.

Su salute e sicurezza va fatta, come previsto dalla legge, informazione e formazione a tutte le lavoratrici e i lavoratori. Bisogna indirizzare l’attività di vigilanza degli Enti Ispettivi verso la prevenzione e quando necessario applicare le massime sanzioni previste. Serve seriamente aumentare il numero di ispettori oltre che strutturare i servizi di assistenza e vigilanza sul territorio con tutte le figure necessarie a presidiare i luoghi di lavoro. Questo serve anche a stroncare la concorrenza sleale di aziende che non rispettano i lavoratori e le leggi.

 

➡️ SANITA’ TERRITORIALE

Serve ripopolare il territorio:

  • con servizi vicini ai cittadini, facilmente individuabili e in grado di dare risposte alla complessità dei bisogni sanitari, socio sanitari e sociali (Distretti socio sanitari) dove lavorano insieme diversi professionisti, dove il cittadino si senta preso in carico nella sua complessità,
  • con strutture di ricovero di prossimità che diano risposte a bisogni di salute a bassa complessità e/o di riabilitazione;
  • con professionisti sanitari e operatori sociali che diano risposte adeguate ai cittadini al loro domicilio;
  • con un numero adeguato di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta favorendo la loro aggregazione che consenta di allargare la presenza settimanale
  • con una valorizzazione professionale dei medici di continuità assistenziale ( fiducia)

 

➡️ RETE OSPEDALIERA

  • serve potenziare gli organici di Medici, professionisti sanitari, operatori.
  • garantire loro adeguati carichi assistenziali e luoghi sicuri.

➡️ CONTINUITA’ DI CURA OSPEDALE TERRITORIO

  • il cittadino e la sua famiglia deve essere coinvolto preventivamente nella valutazione sul percorso necessario al momento della dimissione dall’ospedale: residenzialità o domicilio. La valutazione non deve essere solo sanitaria ma anche riferirsi alla situazione famigliare, alla condizione abitativa.

➡️ RIVEDERE I MODELLI ORGANIZZATIVI E DI ACCREDITAMENTO DELLE RSA

  • superare minutaggi di assistenza ormai datati.
  • calmierare e governare la retta a carico della famiglia.
  • CCNL applicati.
  • Modelli organizzativi.
  • Favorire la domiciliarità.

➡️ RAPPORTO PUBBLICO PRIVATO LIBERTA’ DI SCELTA

  • Integrativo e non sostitutivo.
  • Lo strumento non può che essere la programmazione in capo al pubblico.
  • Rivedere le regole di ingaggi.
  • Rilanciare il servizio pubblico.
  • Reale libertà di scelta: consapevolezza uniformità nei tempi di risposta al bisogno.

➡️ RISORSE

  • Investimenti in personale, strutture, tecnologia.

➡️ LISTE D’ATTESA

  • Un vero Centro UNICO di Prenotazione per tutte le prestazioni sanitarie in regime di SSN.
  • Se non disponibile la prestazione il CUP deve indicare un’altra struttura nel territorio della stessa ASST.
  • I privati devono fornire tutte le prestazioni rispettando i medesimi tempi di attesa del
  • Le agende del sistema di prenotazione devono essere sempre aperte, sia nel pubblico che nel privato
  • In caso di non rispetto dei tempi, garantire automaticamente la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi per le persone.
  • Se la struttura cancella un appuntamento fissato dovrà proporre una nuova data, nei tempi di legge e nella stessa ASST.
  • Controllo sulle strutture sanitarie operanti con il SSN, dati disponibili a Sanzioni per chi gioca al “ruba paziente”.
  • Risolvere la carenza del personale non con più orari ma con più assunzioni non PRECARIE.