La salute come progetto sociale, prima di tutto
CGIL Lombardia aderisce all’appello della Casa della Carità
Investire nel territorio, ridurre le disuguaglianze, attualizzare il welfare di comunità, riconoscere il primato della salute nell’economia e nella politica: queste le richieste del movimento Prima la Comunità, ispirato dalla Casa della Carità di Milano, contenute in un appello che anche la Cgil Lombardia ha sottoscritto.
L’emergenza Coronavirus ha drammaticamente messo in luce tutte le debolezze del sistema sanitario, vittima di tagli e di una visione “ospedalocentrica”, non più in grado di riconoscere i bisogni delle persone sul territorio. La Lombardia è lo specchio di questo sistema le cui conseguenze sono note a tutti. In questi anni, ai tavoli di discussione con la Regione, Cgil Lombardia ha sempre ribadito con forza la necessità di valorizzare la medicina territoriale e la continuità assistenziale, valorizzando la regia pubblica, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze all’interno di una comunità composita, dove aumentano le fragilità.
L’emergenza ha dimostrato che la salute pubblica deve essere determinante nelle scelte politiche ed economiche perché senza la salute, l’economia semplicemente non esiste.
Aderiamo all’appello della Casa della Carità perché coltiviamo le stesse idee e lo stesso progetto: quello di un nuovo modello di welfare come garanzia di benessere della popolazione. Ambiente, istruzione, lavoro, tutela e garanzia del reddito, casa, qualità delle relazioni e degli stili di vita: tutti questi fattori concorrono a garantire la salute che, lo ricordiamo, è un diritto sancito dalla Costituzione. Ed è in questo solco che continuiamo a batterci per il bene di tutte e tutti.
Si può leggere l’appello e aderire cliccando qui: http://chng.it/wWPmrzYY