Il Covid-19 e le sfide dei lavoratori in Italia e in Brasile. Seminario internazionale di Cgil Lombardia e Cut San Paolo

in Europa e Mondo, UFFICIO STAMPA

CGIL Lombardia e CUT San Paolo promuovono giovedì 6 maggio un seminario internazionale per discutere le sfide dei lavoratori e delle lavoratrici in Brasile e in Italia, in uno dei momenti più critici della storia mondiale, contrassegnato dalla pandemia.

Sia il Brasile che l’Italia compaiono nelle liste dei Paesi che hanno maggiormente sofferto le conseguenze del Covid-19, con un tragico numero di morti, la riduzione dei diritti e dei posti di lavoro. Secondo i dati del progetto Our World in Data, dell’Università di Oxford, al 27 aprile il Brasile contava 400mila morti per coronavirus, occupando il secondo posto della classifica. L’Italia, al sesto posto, ha raggiunto i 119mila morti.

A peggiorare le cose c’è l’aumento della disuguaglianza sociale e del tasso di disoccupazione, mentre l’azione sindacale è minacciata dai movimenti conservatori.

E’ innegabile come la crisi socio-sanitaria esplosa col COVID abbia implicazioni politiche: la Lombardia ne è caso eclatante. In Brasile, la linea tenuta dal governo Bolsonaro ha segnato lo sprofondamento del paese nel baratro negazionista, il cui prezzo è pagato dalle centinaia di migliaia di vittime della pandemia.

Il seminario internazionale si terrà in videoconferenza giovedì 6 maggio alle 14 (ora italiana), in diretta streaming sulle pagine Facebook di CUT-SP e CGIL Lombardia .

Partecipano il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il presidente nazionale della CUT Brasiliana Sergio Nobre, il segretario generale della Cgil Lombardia Alessandro Pagano e il presidente di Cut San Paolo Douglas Izzo.

Verrà trasmesso un video di saluto del presidente Lula ai partecipanti al seminario.

Intervengono rappresentanti dei settori metalmeccanico, chimico, bancario e assicurativo, commercio e servizi, pubblico, sanitario di CUT-SP e CGIL Lombardia.

La partnership tra CUT-SP e CGIL Lombardia esiste dal 2012 e, negli ultimi anni, ha promosso lo scambio di esperienze tra il settore metallurgico, chimico, dell’istruzione, del commercio e dei servizi, dei dipendenti pubblici, dei pensionati. L’accordo di cooperazione tra i due sindacati prevede anche momenti di dibattito e riflessione  per affrontare le politiche neoliberiste, la costruzione di un’articolazione internazionale per rafforzare il movimento sindacale e azioni per l’inclusione dei lavoratori attualmente non rappresentati. Per affrontare la pandemia e reagire alle politiche della destra al governo serve una rinnovata offensiva delle forze democratiche.