Giornata Internazionale della solidarietà con il popolo palestinese

in Europa e Mondo, UFFICIO STAMPA

Il 29 novembre del 1947, l’Assemblea Generale United Nations approvava la Risoluzione 181 che prevedeva il Piano di partizione della Palestina.

Dopo 419 giorni (dal 29 novembre 2023), le vittime palestinesi dell’offensiva israeliana a Gaza sono oltre 44.249. I feriti gravi superano i 104 mila. A questi si aggiungono circa 1,9 milioni di sfollati e oltre 411 mila case distrutte, secondo i dati dell’Ocha, ufficio dell’Onu. Anche in Cisgiordania, nei Territori Palestinesi Occupati, da ottobre 2023 a oggi, sono stati uccisi circa 732 cittadini palestinesi, sempre secondo l’Onu.
Sul versante israeliano, invece, sono stati uccisi oltre 1.200 cittadini israeliani e stranieri, e feriti almeno 5.400. Circa 101 persone, tra cui donne e bambini, sono ancora ostaggio di Hamas.
In questo contesto, il 29 novembre è un’occasione per ribadire che sostenere i diritti dei palestinesi non significa giustificare atti di terrorismo, ma denunciare le ingiustizie e le violazioni che stanno subendo milioni di civili.
Le campagne di sensibilizzazione, le iniziative educative sui diritti umani e le pressioni diplomatiche possono essere strumenti cruciali per lavorare a una soluzione pacifica.