Contrasto alle povertà, le richieste a Regione Lombardia di Cgil Cisl Uil e Anci
In vista della definizione delle linee di sviluppo delle politiche regionali di contrasto alla povertà, Cgil Cisl Uil Anci Lombardia hanno ribadito all’amministrazione regionale le proprie richieste, già contenute nel Protocollo sottoscritto il 28 luglio 2021.
Il sistema di welfare lombardo, messo a dura prova dall’emergenza pandemica che ha indotto effetti economici negativi potrebbe essere sottoposto ad un aumento dei rischi di povertà ed esclusione, nonostante un
impianto regionale tradizionalmente resiliente.
Secondo Cgil Cisl Uil Anci, le esperienze maturate nel corso degli anni di contrasto alla povertà in Regione Lombardia, sia dal lato delle misure appositamente dedicate ad alcune dimensioni del fenomeno, sia dalle linee guida del piano povertà 2018 2020, permettono di trarre alcune indicazioni utili per miglior are l’efficacia delle policy.
Gli orientamenti suggeriti dalle tre organizzazioni sono:
• favorire una più efficace interazione tra le misure regionali e nazionali, attraverso una ricomposizione degli interventi di prevenzione delle fragilità, di contrasto alla povertà e all’estrema marginalità;
• promuovere all’interno degli indirizzi un approccio multidimensionale della povertà, anche in sinergia con gli assessorati di competenza;
• assecondare una condivisione delle best practices così da rendere fruibili in modo uniforme le prestazioni sull’intero territorio regionale;
• con sentire un sistema di accesso semplificato per i soggetti beneficiari delle misure sociali regionali.
Nell’ottica di realizzare un accesso semplificato alle diverse misure regionali (sociali, abitative, sanitarie, sanitarie, della famiglia, del lavoro e della formazione) Cgil Cisl Uil Anci chiedono che l’intervento degli assessorati coinvolti sia coordinato. Allo scopo poi di migliorare il sistema di presa in carico, la Regione potrebbe integrare, a valere sul proprio bilancio, le risorse da finalizzare al rafforzamento dei servizi di contrasto alla povertà, con la possibilità, in aggiunta, di impiegare risorse del Fondo Sociale Europeo per perseguire le medesime finalità.