Continua la strage di morti sul lavoro. Si intervenga con urgenza
Cgil Cisl Uil della Lombardia sollecitano un incontro per trovare tutte le possibili soluzioni
Secondo il registro regionale, ad oggi sono 49 i morti sul lavoro in Lombardia.
Solo nel mese di novembre ben 6 infortuni, di cui 2 nell’ultima settimana. La città metropolitana di Milano ne registra 14, seguita dalla ATS Valpadana con 10 morti.
Questi dati non tengono conto degli infortuni in itinere e di quelli non comunicati alle ATS, quindi il dato reale è ben più grave. L’età anagrafica delle persone infortunate, lavoratori autonomi, dipendenti e datori di lavoro stessi, va dai giovani fino ai pensionati. Altrettanto drammatico il dato sugli infortuni gravi. Nessuno viene risparmiato.
Agricoltura, industria e costruzioni i settori più colpiti e per cause ricorrenti: urto con oggetti, cadute dall’alto (due incidenti mortali per cadute da scale alte un metro e mezzo), ribaltamento da mezzi agricoli.
Evidentemente qualcosa non sta funzionando.
Come organizzazioni sindacali da tempo solleviamo il problema a tutti i livelli istituzionali. Nonostante l’impegno su questo fronte e la volontà di un piano straordinario per la prevenzione, realizzato, tuttavia, con le sole risorse provenienti dalle sanzioni comminate dagli enti ispettivi.
Cgil, Cisl e Uil della Lombardia continuano a chiedere risorse anche aggiuntive a quelle derivanti dalle sanzioni, personale e piani programmati di intervento anche nei settori meno indagati, come quello degli appalti. Occorre anche un impegno comune sulla formazione continua e adeguata ai cicli produttivi, non solo per il personale preposto.
Per questa ragione abbiamo più volte richiesto un incontro con l’Assessore al welfare, oltre che per riaffermare l’impegno politico dell’assessorato e dell’intera giunta sul tema, anche per valutare quali azioni straordinarie si devono mettere in campo, a fronte del permanere di un grave problema per tutto il mondo del lavoro.
Le lavoratrici e i lavoratori e i loro rappresentanti territoriali continuano a manifestare la loro preoccupazione, anche con iniziative a livello territoriale.
Come Organizzazioni Sindacali regionali siamo altrettanto preoccupati; per questa ragione sollecitiamo con la massima urgenza un incontro con le istituzioni per individuare nel più breve tempo possibile soluzioni adeguate.
Milano 30 novembre 2018