Cgil e Uil, giovedì 11 aprile sciopero generale di 4 ore per tutti i settori privati

in News, Salute e Sicurezza sul lavoro, UFFICIO STAMPA

 

CGIL E UIL PROCLAMANO PER TUTTI I SETTORI PRIVATI 4 ORE DI SCIOPERO GENERALE PER GIOVEDÌ 11 APRILE 2024

Tutte e tutti in piazza per le iniziative e mobilitazioni a livello territoriale.

 

Presidi in Lombardia (in aggiornamento):

A Bergamo Presidio in via Tasso davanti la Prefettura alle 14.30

A Brescia appuntamento alle 8.30 in piazzale Cesare Battisti per la partenza del corteo. Presidio in piazza Duomo con le conclusioni del segretario generale Cgil, Maurio Landini. 

A Como Presidio in Piazza Vittoria dalle 10 alle 13 

A Cremona Presidio in Piazza Roma dalle ore 10 alle ore 12

A Lecco Presidio dalle 14.30 alle 16.30 in piazza Diaz

A Lodi Presidio alle ore 15 in piazza Castello e partenza del corteo alle 16.30 per le vie del centro

A Mantova Presidio in piazzale Gramsci alle ore 16

A Milano Presidio alle ore 16 in Largo 11 settembre, davanti alla Prefettura

A Pavia Presidio dalle 15 sotto il Palazzo della Prefettura

A Sondrio Presidio in via Vittorio Veneto davanti la Prefettura dalle 10 alle 11.30 

Cgil Valle Camonica e Sebino in pullman per Brescia (info sulla pagina fb)

A Varese Presidio alle ore 14 in piazza Monte Grappa

 

OBIETTIVI E RAGIONI DELLO SCIOPERO:

 

1 ZERO MORTI SUL LAVORO

• La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa;

• Cancellare le leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato;

• Superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati;

• Rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Aziende Sanitarie Locali;

• Mai al lavoro senza un’adeguata formazione e diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori;

• Una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza;

• Diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza;

• Obbligo delle imprese ad applicare i CCNL firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative ed al rispetto delle norme sulla sicurezza; quali condizioni per poter accedere a finanziamenti/incentivi pubblici.

 

2 PER UNA GIUSTA RIFORMA FISCALE

Lavoratori dipendenti e Pensionati pagano oltre il 90% del gettito IRPEF, mentre intere categorie economiche continuano a non pagare fino al 70% delle imposte dovute. L’evasione complessiva continua ad essere pari a 90 miliardi all’anno.

• La delega che il governo sta applicando invece di combattere l’evasione fiscale e contributiva introduce nuove sanatorie, condoni e concordati.

Non tassa gli extraprofitti, favorisce le rendite finanziare e immobiliari, il lavoro autonomo benestante e le grandi ricchezze;

Questa impostazione del governo va contrastata ed invertita:

• È necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente ed i pensionati, tassare le rendite e contrastare l’evasione;

• Promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’IRPEF a tutti i redditi;

• Indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali;

• Occorre andare a prendere le risorse dove sono per finanziare sanità istruzionenon autosufficienzadiritti sociali e investimenti pubblici.

 

3 PER UN NUOVO MODELLO SOCIALE E DI FARE IMPRESA

 

Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle Imprese il valore del lavoro a partire dal rinnovo dei CONTRATTI NAZIONALI e da una legge sulla rappresentanza, la centralità della salute e della persona, la qualità di un’occupazione stabile e non precaria, una seria riforma delle pensioni, il rilancio degli investimenti pubblici e privati per riconvertire e innovare il nostro sistema produttivo e puntare alla piena e buona occupazione a partire dal Mezzogiorno.