Amianto, problema irrisolto
Il 12 ottobre alle 9, presso il Centro Congressi FAST – piazzale Morandi 2 , Milano (MM1 Palestro o MM3 Turati) si terrà il convegno unitario che tratterà della problematica amianto. Come sappiamo tale aspetto è un problema irrisolto, in Lombardia come nel resto dell’Italia. In Lombardia, Regione ad alta presenza di industrie pesanti fino alla metà degli novanta, la fibra di amianto è stata utilizzata in abbondanza, viste anche le peculiari caratteristiche chimico-fisiche dell’asbesto. Ma la fibra è stata utilizzata abbondantemente anche in ambito civile (scuole, edifici pubblici, abitazioni private).
A distanza di 25 anni dall’emanazione della legge n. 257/92, che ha messo al bando l’utilizzo, l’estrazione, la lavorazione, l’importazione e la commercializzazione dell’amianto, è stato fatto poco per eliminare il rischio di patologie asbesto-correlate. Patologie non più solo direttamente connesse agli addetti alla lavorazione o all’utilizzazione della sostanza. Casale Monferrato e Broni ci insegnano che il rischio si è esteso a tutta la popolazione. Le poche bonifiche realizzate, in parte finanziate negli ultimi anni da INAIL o condotte direttamente dai cittadini, sono state ostacolate, tra altri aspetti, dalla difficoltà di stoccaggio dei materiali contenenti amianto, che hanno determinato costi troppo alti, determinando così un ostacolo enorme alla pratica delle bonifiche.
Nel corso del convegno, che vedrà coinvolta anche Regione Lombardia, ARPA e ANCI, CGIL CISL UIL Lombardia avanzeranno proposte concrete per contribuire ad avviare un programma che realizzi un’efficace campagna di bonifiche su tutto il territorio lombardo. Sarà anche occasione per mettere in risalto il quasi totale silenzio delle ultime Amministrazioni regionali.