LA REGIONE LOMBARDIA  “REGALA” 30 MILA EURO ALL’ ASSOCIAZIONE ITALIANA GENITORI CATTOLICI PER  IL “TELEFONO ANTIGENDER”

in UFFICIO STAMPA

 

Dichiarazione di Tobia Sertori Segretario Generale Regionale FLC CGIL Lombardia

 

Quando si vuole l’ignoranza del popolo per poter proclamare il nulla e scatenare pericolose deviazioni contro i diritti della persona.

 

Si potrebbe definire quanto fatto dalla Giunta Regionale Lombardia come una operazione di “bassa Lega”.

 

Il call center lanciato dalla Regione Lombardia, voluto dal governatore Roberto Maroni e dall’assessore regionale alle Culture e Identità Cristina Cappellini della Lega, per segnalare e denunciare le teorie gender, è stato assegnato all’Age-Associazione genitori ultra cattolica – con un finanziamento di ben 30mila euro. Soldi pubblici spesi per l’attivazione di un call center apposito per “contrastare” e “controllare” tutte le iniziative dedicate ai temi dell’omosessualità e del “genere” nelle scuole.

Con frasi tipo “Arginiamo fenomeni di indottrinamento ideologico dei bambini” e “fronteggiare eventuali casi di forme di disagio nel percorso educativo degli alunni, avendo come stella polare i valori non negoziabili della famiglia naturale e della tutela della libertà educativa in capo alla famiglia stessa” i nostri politici regionali lanciano una cultura talebana del pensiero/religione unico/a in nome della quale si ergono steccati, riduzione di diritti, si crea odio e violenza, si decide chi è “giusto” e chi è “sbagliato”.

La malafede arriva ad inventarsi ciò che non c’è!

La campagna intimidatoria fondata su falsità e assoluta ignoranza delle norme che regolano la scuola e il rapporto scuola-famiglia si basa su ciò che in realtà non esiste come “ideologia gender”.

Una richiesta di censura e di incursione nell’autonomia della scuola pubblica, laica, della Costituzione che accoglie tutti indistintamente, a orescindere dalle differenze di religione, pensiero e appartenenza. Una scuola che cerca di educare alla cultura e al rispetto della persona umana per prevenire la violenza di genere, la violenza nei confronti dei minori, la pedopornografia, il bullismo anche a sfondo omofobico, in linea con le indicazioni internazionali in materia

L’ Assessore della Lega arriva  a lanciare un appello a Liguria e Veneto: “Creiamo la macroregione della famiglia”. Come dire, un grande recinto per le “famiglie naturali” e chi non la pensa così è fuori! Sicuramente è il politico che ha questo pensiero che è fuori dalle regole e dalle Leggi Costituzionali di questo Paese!

Appunto, alla faccia della Costituzione e della laicità dello Stato.

A questi politicanti che accusano di integralismo e fanatismo religioso e di censura altri Stati chiederei di stare in guardia per non ritrovarsi in un Paese di caccia alle streghe in cui  tolleranza e rispetto dei diritti siano riservati solo a chi la “pensa come me” ed è “normale e naturale” come dico io!

 

Milano, 26/07/2016