Verso il XII Congresso della Cgil Lombardia. Il nostro impegno per le politiche dei trasporti

in Casa, Territorio, Mobilità, UFFICIO STAMPA

Negli ultimi 4 anni le attività relative alle politiche dei trasporti della CGIL Lombardia si sono caratterizzate da un lato da un rapporto continuo con le strutture sindacali territoriali CGIL e il sindacato di categoria FILT, dall’altro dal confronto istituzionale con l’Assessorato Regionale alle “Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile” per l’attività relativa, in particolare, all’avviamento e implementazione, tutt’ora incompleta, della L.R. N. 6/2012 e successive modificazioni ed integrazioni (s.m.i.).

L’ambito delle proposte che unitariamente abbiamo presentato sui tavoli di discussione regionali è stato caratterizzato da particolare riguardo al TPL (Trasporto Pubblico Locale), punto chiave nella qualità della vita dei cittadini, che però ha visto, negli ultimi 20 anni, un progressivo impoverimento della dotazione infrastrutturale per carenza di investimenti sia in termini di risorse che di personale, con la conseguente riduzione del numero e della frequenza di corse delle linee esistenti.

Il miglioramento della qualità del servizio pubblico, anche attraverso l’attenzione e l’ottimizzazione dell’integrazione dei servizi urbani con quelli extraurbani, dei servizi su ferro con quelli su gomma, risulta essere l’unico valido disincentivo al traffico privato. In questa direzione si è discussa l’incentivazione della piena integrazione tariffaria e l’adozione di un piano per l’incremento dei parcheggi di interscambio.

Unitariamente, come sindacati confederali e di categoria, abbiamo contrastato la mancata dotazione, da parte di Regione Lombardia, delle risorse necessarie al funzionamento del TPL. La nostra azione ha ottenuto, con una copertura di 11 milioni di euro (nel 2016), gli stanziamenti necessari alle Agenzie di Bacino per mantenere il servizio e salvaguardare l’occupazione. Analogo impegno abbiamo ottenuto anche per l’anno successivo.

Si è insistito affinchè Regione Lombardia definisse un luogo di confronto con il Sindacato sui temi della sicurezza così da tutelare i passeggeri, chi lavora su treni, su altri mezzi pubblici o nelle stazioni, e chi opera in attività di assistenza.

Vi è la necessità di intervenire sulle pesanti lacune infrastrutturali in termini di manutenzione e ammodernamento come ci indicano gravi episodi accaduti nel recente passato e che hanno avuto conseguenze nefaste come l’incidente presso la stazione ferroviaria di Pioltello o il crollo del ponte di Annone in provincia di Lecco.

È attuale la questione dei capitolati di gara per la definizione degli appalti provinciali TPL dopo la recente crisi apertasi in Provincia di Pavia nel passaggio ad “Autoguidovie” con un numero significativo di lavoratori non garantiti nel cambio d’appalto. Un bando scritto male, in deroga alla Legge 6/2012, può essere pericoloso per i lavoratori se si diffonde come metodo di gara percepito dalle aziende non come occasione di miglioramento e di efficientamento operativo ma di opportunistica rimodulazione del personale

Dopo l’insediamento della nuova Giunta Regionale, è stato chiesto all’Assessore Claudia Terzi un tavolo per discutere tematiche decisive come:

  1. Le risorse economiche
  2. L’armonizzazione dei capitolati di gara che dovranno essere banditi nel biennio 2019/2020 praticamente in tutti i bacini definiti (Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, Como/Lecco/Varese, Sondrio, Città metropolitana di Milano/Monza e Brianza/Lodi/Pavia) e che con le previste clausole sociali, dovranno sorvegliare il mantenimento del livello occupazionale e l’affidabilità delle aziende per quanto attiene i sub-affidi
  3. Le conseguenze di gare già fatte con l’individuazione di concessionari al di fuori della legge 6/2012 (Pavia)
  4. La condivisione di linee guida per i programmi delle Agenzie di bacino e le loro aree di intervento
  5. Il tema della “governance” del territorio in cui articolazioni locali in campo, con competenze su ambiti e assetti differenti, spesso si intersecano sui temi delle politiche tariffarie

Anche attraverso gli incontri effettuati nei Comprensori abbiamo individuato le principali tematiche su cui continuare la nostra azione:

  • La valutazione dei fabbisogni di mobilità prevedendo integrazione tra differenti tipologie di trasporto
  • La definizione della quantità e gli standard di qualità dei servizi di TPL, tenendo in debito conto le esigenze di trasporto che insistono su “ambiti” contigui
  • La definizione di una carta dei diritti degli utenti
  • Il superamento della frammentazione dei sistemi tariffari
  • La garanzia di efficienza produttiva delle gestioni, del contenimento dei costi per il pubblico e delle condizioni di accesso alle infrastrutture in maniera equa e non discriminatoria

La nostra attività intersecherà altre tematiche che coinvolgono sia la Categoria che altri Dipartimenti della CGIL Lombardia, in particolare:

  • I contenuti delle nuove piattaforme digitali di organizzazione del lavoro, particolarmente diffuse nei settori della logistica e dei trasporti, governati da algoritmi che devono essere conosciuti e padroneggiati per poter essere negoziati appieno nelle conseguenze, anche sociali, che producono
  • Il miglioramento della qualità dell’aria ed il rispetto dell’ambiente, che vedrà un rapido percorso verso la sostituzione del parco esistente con vetture a mobilità elettrica (in conformità con le direttive U.E. 2020) con le connesse criticità infrastrutturali e di produzione energetica pulita
  • La qualità sociale dei servizi che dovranno prestare attenzione a forniture migliorate, personalizzate, a chiamata, più puntuali anche per fasce di cittadini disagiate (ad es. anziani, disabili motori o soggetti fragili), e rispondenti alle abbinate richieste di sicurezza (ovviamente non intese e limitate alle sole questioni di ordine pubblico). Strumenti “praticabili” grazie all’evoluzione tecnologica e che consentiranno il mantenimento dei costi di linea e la copertura delle aree meno servite, per caratteristiche topografiche, nelle quali si rischierebbe altrimenti la soppressione dei servizi di trasporto.