Sicurezza sul lavoro: firmato un protocollo per prevenire irregolarità nella formazione

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Oggi, 1 luglio 2025, è stato firmato un protocollo tra Regione Lombardia e Parti Sociali che ha l’obiettivo di prevenire comportamenti elusivi nell’erogazione della formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro, anche attraverso l’emanazione di  una legge che obbligherà tutti i soggetti che somministrano formazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro nella nostra Regione a registrarsi preventivamente su una piattaforma informatica costruita ad hoc e  successivamente a caricare tutte le informazioni riguardanti i corsi di formazione attivati.

Al termine della formazione chi ha seguito i corsi potrà prendere visione del proprio percorso formativo e accedere all’attestato del corso. Inoltre, i dati contenuti nella piattaforma potranno essere utilizzati anche dalle ATS per piani mirati di prevenzione.

A questa proposta stiamo lavorando da tempo, era stata presentata infatti per la prima volta da Cgil Cisl Uil Lombardia durante l’attivo unitario dell’8 maggio 2024 dal titolo “SICUREZZA SUL LAVORO: LA FORMAZIONE FA LA DIFFERENZA”, alla presenza circa 300 figure di rappresentanza sindacale per la sicurezza, della Procura, di Inail, dell’Ispettorato del lavoro e di Regione Lombardia. In quella sede avevamo portato le nostre proposte per provare a incidere sui fattori che maggiormente causano infortuni e malattie professionali, come la mancanza di formazione e di consapevolezza del rischio nelle attività lavorative.

“Cgil, Cisl e Uil della Lombardia –  dichiarano la Segretaria Generale Valentina Cappelletti e i Segretari Generali Fabio Nava ed Enrico Vizza –  ritengono che il confronto con Regione Lombardia, seguito dalla presentazione della piattaforma, sia stato positivo. Sarà necessario proseguire con la medesima modalità di confronto per affrontare anche gli altri temi posti. I nostri obiettivi sono: azzerare le 180 morti all’anno sul lavoro, ridurre drasticamente gli oltre 110.000 infortuni (dati registrati in Lombardia nel corso del 2024) e prevenire le malattie professionali” .