Sciopero nazionale Tim

in UFFICIO STAMPA

In presidio a Milano e Roma per dire no allo spezzatino, sì alla rete unica

 

“Le incertezze societarie ormai inaccettabili, un piano industriale proteso all’alienazione del Gruppo TIM, l’assenza di rassicurazioni da parte della politica ci costringono ancora una volta a scioperare e a manifestare con un presidio nazionale a Roma, e in piazza Cordusio a Milano dalle ore 10 in poi, a difesa dei livelli occupazionali”.

 

 

Così Slc Cgil, Fistel, Uilcom regionali, che aggiungono: “Le scelte scellerate di questo piano “distruttore” di una delle più grandi aziende del Paese mette a rischio il destino lavorativo di almeno quarantamila lavoratrici e lavoratori e di altrettanti dell’indotto, oltre che far collassare l’intero sistema delle telecomunicazioni in Italia.
Non possiamo accettare questo paventato “spezzatino” che punta esclusivamente ad una logica finanziaria e non industriale (innovazione, investimento, digitalizzazione ed infrastrutture per il Paese).

Il rischio è troppo grande. Le conseguenze sia per la qualità del servizio che per i livelli occupazionali potrebbero essere drammatiche; sono questi i motivi che ci riporteranno in piazza con un intero giorno di sciopero.

Sempre più indispensabile per noi diventa il coinvolgimento dell’intero settore, ma soprattutto la solidarietà dei cittadini lombardi, spesso e volentieri clienti TIM”.

Ne parla Francesco Aufieri, Slc Cgil Milano, in questo video:

 

L’intervento di Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia, al presidio delle lavoratrici e dei lavoratori Tim a Milano: