Sciopero metalmeccanici, in Lombardia adesione oltre l’80%

in UFFICIO STAMPA

Fiom Cgil, Fim Cisl, Uil Lombardia: “Ora riaprire la trattativa e rinnovare i contratti”

In Lombardia oltre l’80% delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici ha incrociato le braccia aderendo, in massa, allo sciopero proclamato da Fim Fiom Uilm a livello nazionale per sbloccare il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi. Numeri importanti, soprattutto se consideriamo che ci sono ancora diverse situazioni di cassa integrazione e che molti impiegati lavorano in smart working.
La mobilitazione dei metalmeccanici segue la grande campagna informativa, che Fim Fiom e Uilm hanno tenuto nelle aziende lombarde: centinaia le assemblee organizzate, nel pieno rispetto delle norme di contrasto al Covid, garantendo distanziamento, l’utilizzo di mascherine e il divieto di assembramenti, dividendo i lavoratori su più fasce orarie, hanno realizzato centinaia di assemblee raccogliendo il favore e il sostegno dei lavoratori e sperimentando, in alcuni casi, modalità online utilizzando piattaforme internet.

L’ADESIONE NELLE AZIENDE PRINCIPALI

Bergamo
Somaschini: 95%
LVF e Alfalaval: 90%
Brembo, Tenaris Dalmine, Schneider e Same: 80% Mannesman: 85%
Acciaitubi: 70%

Brescia
Fonderie San Zeno: 90%
Acciaierie Venete di Sarezzo, Almag, Innse Berardi, Beretta, Italpresse e Rothe Erde Thyssen: 80% Alfa Acciai, Eredi Gnutti e Prodotti Baumann: 90%
Iseo Serrature: 70%

Valle Camonica
Tenaris Costa Volpino e La Cam (Gruppo Brembo): 95%

Milano – Ticino Olona
Kone Industrial: 98%
Abb sito di Vittuone: 90% Itelcond: 81%
Num: 81%
Bitron e Eurotranciatura: 85% Ugitech, Lobo e Novelis: 80% Negri e Bossi, Lear: 75% Electrolux: 70%
Asel: 62%

Monza Brianza
St Microelectronics: 75%
Terninox, Candy e Arcelor Mittal: 90% Formenti e Giovenzana: 70%

Lecco
Carcano: 90%
Itla: 85%
Franci e Fiocchi Munizioni: 75%
Regina Catene e Alstom Transport: 70%

Varese
Whirlpool: 99% Eurotranciatura: 95% Bticino: 85% Leonardo: 80%

Como
Bavelloni: 80% Dana: 80% Sisme: 70%

Cremona
Manni Sipre e Acciaierie Arvedi: 90% Imb, Bosch, Ata Tubificio Arvedi: 80% Marcegaglia e Maschio Fienagione: 75% Ocrim e Carlo Colombo: 70%

Mantova
Bondioli & Pavesi, Comer e Sidel: 100% Marcegaglia: 80%
A&T: 75%

Pavia
Mitsubishi: 90% Tecnoforge Valvitalia: 85% Cameron Ledeen: 75% Piana: 70%

Lodi
Aperam Massalegno e Marcegaglia 70%

Sondrio
Nuovo Pignone: 85% Evapco: 80% Ringmill: 70%
Riello: 65%

Ricordiamo che lo sciopero è ancora in corso, essendo concentrato sulle ultime 4 ore di lavoro per ogni turno ma a fronte della grande mobilitazione ci aspettiamo che Federmeccanica riapra il confronto, entrando nel merito delle nostre richieste che vertono attorno ad alcuni punti centrali: difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori; la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali; la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.