Sciopero generale oggi 24 novembre per le regioni del Centro Nord: adesione altissima in Lombardia

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Grande adesione allo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil, che oggi si sta svolgendo nelle regioni del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Val d’Aosta e Veneto).

Lo sciopero di otto ore ha interessando tutte le categorie, ad eccezione di quelle (Pubblico impiego, Scuola, Università, Ricerca, Poste e Trasporti) che hanno già scioperato a livello nazionale lo scorso 17 novembre.

Questa mattina nelle Regioni coinvolte si sono tenute oltre 40 manifestazioni che hanno visto ovunque una grande partecipazione. Piazze piene a Torino, dove ha chiuso il comizio il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a Brescia dove a concludere è stato il segretario generale della Uil PierPaolo Bombardieri, e in tutte le altre città del Nord del Paese.

A Brescia ha aperto la manifestazione in piazza, successiva al corteo, Alessandro Pagano Segretario Generale Cgil Lombardia, che ha ribadito l’opposizione alle politiche economiche del governo, la richiesta di un cessate il fuoco in tutte le guerre, e ha concluso dicendo “noi abbiamo intenzione di andare avanti, partecipando e lottando. Il sindacato c’è e si assume la responsabilità di organizzare lavoratrici e lavoratori che vogliono cambiare le cose, nessuno si senta solo”.

Sulla base dei dati fin qui pervenuti dai territori e dalle categorie nel Nord Italia, si registra una adesione media del 75%, con punte del 100% alla Parmalat di Parma, alle Conserve Italia di Ravenna, alla Perla di Bologna e alla Owen Illinois di Treviso. In tanti e tante hanno incrociato le braccia nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro di diversi settori: alla Pirelli di Settimo Torinese l’84% dei lavoratori, alla Michelin di Alessandria il 75%, alla Lavazza di Torino il 71%, all’Ikea di Genova il 70%, nella filiera Amazon della Lombardia il 61%, tra gli addetti Ups della stessa regione il 95%, alla Marcegaglia di Mantova l’85%, alla Alstom di Milano l’80%, alla Bauli di Verona l’89%, alla Zignago Vetro di Vicenza il 94%, alla Bonfiglioli di Forlì il 93% degli operai del turno di mattina, alla Siderurgica Ravennate il 90%, alla Electrolux di Pordenone il 60%.

Da ogni palco allestito per le manifestazioni di oggi, vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è stato letto un appello di Cgil e Uil, “Adesso basta femminicidi!”, per “costruire insieme un Paese libero dalla violenza e da tutte le discriminazioni di genere”.

La protesta di Cgil e Uil per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani, proseguirà con scioperi e manifestazioni il 27 novembre in Sardegna e il 1° dicembre nelle regioni del Sud.