Referendum popolari per il lavoro 2017: #Con2sì (voucher e appalti) ridiamo dignità al lavoro
Due quesiti referendari, una grande opportunità per liberare il lavoro e cambiare l’Italia.
La nostra #SfidaxiDiritti nasce da lontano, dalla stesura della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, dalla sua condivisione in centinaia di piazze d’Italia, in migliaia di luoghi di lavoro, tra la gente e con la gente. Questo percorso ha portato 4,5 milioni di firme raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare e per i quesiti referendari che la sostengono.
I due quesiti riguardano in sostanza:
- Abolizione dei VOUCHER : uno strumento originariamente pensato per retribuire prestazioni di lavoro occasionale, ma negli anni è stato esteso a tutte le tipologie di lavoro e a tutti i lavoratori, trasformandosi in lavoro senza regole.
♦ Scheda sintetica
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L’alternativa all’abrogazione dei voucher non è affatto il lavoro nero. La Cgil ha una proposta chiara contenuta nella Carta dei Diritti Universali del Lavoro: il lavoro occasionale va normato con uno strumento di natura contrattuale che assicuri pienezza contributiva, previdenziale e assicurativa. Per saperne di più: Articoli 80 e 81
- Responsabilità solidale/APPALTI Con il referendum per “Abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti” la CGIL chiede che negli appalti e subappalti siano tutelati i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso la piena ed esigibile responsabilità solidale del committente imprenditore o datore di lavoro (appaltante) che decide di affidare ad un’altra impresa (appaltatore) la realizzazione di lavori, forniture o servizi.
♦ Scheda sintetica
La vittoria del referendum sugli APPALTI consentirebbe ai lavoratori di recuperare i propri crediti di lavoro direttamente e velocemente dal committente, senza dover chiamare in causa tutta la “filiera” dell’appalto.