Referendum 8 e 9 giugno: al via le assemblee all’estero nelle aree di confine
Con l’avvio ufficiale della campagna referendaria per i cinque sì – a sostegno di un lavoro più tutelato e di una cittadinanza più inclusiva – prendono il via anche le assemblee rivolte alle italiane e agli italiani residenti all’estero. Un’occasione preziosa per informare, discutere, coinvolgere e mobilitare chi, pur vivendo oltre confine, vuole continuare a contribuire al cambiamento del proprio Paese.
Sono infatti numerose le persone che, pur risiedendo fuori dall’Italia, mantengono un legame forte con la comunità di origine: oltre 130.000 frontalieri, migliaia di lavoratori distaccati temporaneamente all’estero e decine di migliaia di iscritti all’AIRE. A loro è garantito il diritto di voto per corrispondenza e ora anche l’opportunità di partecipare alle assemblee informative e di confronto, organizzate dalla CGIL insieme ai comitati locali nei paesi limitrofi all’Italia.
“Ragionare insieme su quale modello di Paese vogliamo, con chi non vi risiede più ma continua a sentirsi parte della nostra comunità, è un’occasione importante di confronto e partecipazione – spiega Giuseppe Augurusa, responsabile del Dipartimento transfrontalieri CGIL. – Ma è anche un modo per riconoscere e valorizzare il contributo fondamentale che queste comunità italiane danno ogni giorno alla crescita economica e sociale dei territori in cui vivono e lavorano”.
Il calendario delle assemblee estere è in continuo aggiornamento, ma già prevede alcune tappe importanti:
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Bellinzona – 17 aprile
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Lugano – 6 maggio
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Sion – 7 maggio
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La Valletta – 8 maggio
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Nizza – 14 maggio
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San Marino – 19 maggio
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Weinfelden – 21 maggio
Il programma completo e tutti gli aggiornamenti sulle assemblee, insieme al materiale informativo sulla campagna referendaria e le modalità di voto dall’estero, sono disponibili sul sito nazionale della CGIL:
👉 www.cgil.it/referendum/referendum-italiani-allestero-avviata-la-campagna-referendaria-cysnf5up