“Prima i diritti uguali per tutti”: il 21 maggio a Napoli l’iniziativa promossa da Cgil e Cgil Campania con Calabria, Lombardia, Puglia
Segui la diretta su RadioArticolo1
La Cgil si mobilita per fermare il progetto di Autonomia differenziata proposto dalla Lega di Matteo Salvini, con l’iniziativa “Autonomia, effetti e ricadute sull’Italia e il Mezzogiorno” che si terrà martedì 21 maggio alle ore 9:30 nella sede della Cgil Campania, in via Toledo 353 a Napoli.
“Prima i diritti uguali per tutti”: il 21 maggio a Napoli l’iniziativa promossa da Cgil e Cgil Campania con Calabria, Lombardia e Puglia. (Sede Cgil Campania – via Toledo, 353).
L’iniziativa di Napoli rientra nella mobilitazione nazionale “Prima i diritti uguali per tutti” ed ha come obiettivo quello di mettere a confronto istituzioni e sindacato sugli effetti e le ricadute che questo progetto di autonomia avrebbe sulle nostre regioni. Per Elena Lattuada, segretario generale della Cgil Lombardia “si tratta del progetto con il quale alcune Regioni -le più ricche- vogliono avere la competenza esclusiva
per amministrare su molte materie che oggi sono funzioni delle Stato, determinando così differenze e discriminazioni tra territori, in ragione della mancanza dei livelli essenziali. Sembra un tema tecnico ma non lo è perché proseguire con la decisione dell’autonomia differenziata significa smontare ad esempio la sanità nazionale o il sistema dell’istruzione, aumentando le differenze e le diseguaglianze. La Cgil non è d’accordo. Noi siamo per il decentramento, per un federalismo cooperativo fondato sulla solidarietà tra le Regioni. Ma un paese come l’Italia per competere ha bisogno di tutti. Non si compete solo col Veneto, o l’Emilia Romagna o la Lombardia, che è prima in Italia per competitività ma 143esima tra le Regioni europee. Ripensare al decentramento e alla distribuzione di poteri tra stato centrale, regioni e sistema delle autonomie locali (città metropolitane e comuni) va bene se questo determina maggior coesione sociale, riduzione delle disuguaglianze, livelli essenziali di prestazioni sociali, e non forme più o meno mascherate di secessione.
Alla tavola rotonda, coordinata dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Enzo D’Errico, ci saranno i segretari generali di Cgil Campania, Nicola Ricci, Cgil Puglia, Pino Gesmundo, Cgil Lombardia, Elena Lattuada e Cgil Calabria, Angelo Sposato, il presidente di SVIMEZ – Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, Adriano Giannola, l’assessore al Bilancio della Regione Campania, Prof. Ettore Cinque, il presidente del Consiglio regionale della Puglia, on. Mario Cosimo Loizzo, la coordinatrice della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali d’Italia, on. Rosetta D’Amelio, con le conclusioni affidate alla segretaria nazionale Cgil, Rossana Dettori.
L’iniziativa verrà trasmessa in diretta audio/video su RadioArticolo1 (www.radioarticolo1.it).
Milano 16 maggio 2019