Navigator, prorogare i contratti!

in Mercato del lavoro, UFFICIO STAMPA

Oggi manifestazioni in tutta Italia, presidio anche a Milano. Se il loro contratto non verrà rinnovato,  2700 navigator in Italia, 300 in Lombardia, perderanno il posto di lavoro

Almeno un centinaio i manifestanti che questa mattina, insieme a Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp Lombardia, hanno manifestato davanti alla Prefettura di Milano per chiedere la proroga del contratto.

I navigator, 2680 in Italia di cui 293 in Lombardia, protestano perché il 30 aprile terminerà il contratto con Anpal  (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro), e nulla si sa del loro futuro.

Sono lavoratrici e lavoratori laureati, che hanno svolto un’accurata formazione professionale per cercare lavoro per i soggetti più deboli, percettori del reddito di cittadinanza.

Positivo l’incontro col Prefetto di Milano, che si è impegnato a portare all’attenzione del governo le istanze di lavoratrici e lavoratori.

“Chiediamo che il contratto di lavoro dei navigator, in scadenza il prossimo 30 aprile, venga rinnovato almeno per un altro anno. Per questo sosteniamo la mobilitazione di oggi promossa da NIdiL Cgil, Felsa Cisl, UilTemp”. Ad affermarlo, in una nota, la segretaria confederale della Cgil nazionale Tania Scacchetti

Ieri, lunedì 8 febbraio, si è finalmente tenuto un incontro tra le organizzazioni sindacali e la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. Ogni decisione cadrà inevitabilmente sul prossimo esecutivo, ma la ministra ha reso noto di aver chiesto il rifinanziamento dei contratti per tutto il 2021 all’interno del prossimo Decreto Ristori. E’ stata condivisa la necessità di coinvolgere attivamente le Regioni, anche in vista del Recovery Plan.

Per i sindacati quella di oggi è stata solo la prima giornata di mobilitazione. La vertenza navigator resta una priorità. Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp chiedono la proroga dei contratti, una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di Anpal e nuove assunzioni nei centri per l’impiego.