L’assenza spettacolare. Lavoratori in piazza

in UFFICIO STAMPA

Slc Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil: “Errore chiudere teatri e cinema, il governo rispristini l’attività del settore”

Oggi, 30 ottobre, mobilitazioni in tutta Italia. A Milano manifestazione in Piazza della Scala

“L’assenza spettacolare”, è la parola d’ordine che guida la protesta unitaria organizzata dai tre sindacati confederali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil nazionali.

“Spettacolare è l’assenza dei lavoratori dello spettacolo dai luoghi della cultura, determinata dalle misure in atto per fronteggiare l’emergenza Covid”, scrivono i tre sindacati “ma spettacolare è soprattutto l’assenza, da parte del mondo della politica e delle istituzioni, di una visione che non condanni i lavoratori dello spettacolo a una condizione ai limiti della sopravvivenza: è ormai da marzo che la maggior parte di loro non lavora”. 

I lavoratori dello spettacolo chiedono di non sparire anche dalle scene in cui la politica prende decisioni che li riguardano.

Ecco le richieste:

−  Individuare forme di sostegno certe e strutturate, a favore dei lavoratori dello spettacolo, per un arco temporale che offra copertura almeno sino a tutto il 2021.

−  Istituire un tavolo permanente tra sindacati confederali di categoria, ministero dei Beni culturali, ministero del Lavoro e le associazioni di rappresentanza delle imprese dello spettacolo per discutere gli stanziamenti dello Stato, le risorse derivanti dal Recovery fund, organizzare e agevolare forme di ripartenza in sicurezza diffuse e stabili, vigilare sul rispetto dei contratti nazionali, individuare, per tutta la fase dell’emergenza, criteri di assegnazione del Fus che leghino l’erogazione alla tenuta occupazionale. 

−  Riconoscere, ai fini previdenziali, tutto il periodo di emergenza Covid 19 che ha determinato il collasso dell’intero settore dello spettacolo.

−  La revisione del provvedimento sulla chiusura di cinema e teatri, a patto che venga attivato un protocollo sanitario nazionale, da definirsi nel tavolo permanente, che garantisca la sicurezza di lavoratrici e lavoratori.

Inoltre, i lavoratori dello spettacolo chiedono una riforma complessiva per costruire, finalmente, un sistema di regole e tutele certe. Ossia:

−   Individuare una continuità di reddito che riconosca tutti i periodi di lavoro, preparazione e formazione, e non solo quelli in cui si va in scena.

−   Adottare drastiche misure di contrasto al lavoro nero nello spettacolo, come la semplificazione delle procedure e le agevolazioni fiscali a sostegno della produzione e programmazione.

−   Riconoscere la Naspi e la copertura INAIL anche ai lavoratori autonomi dello spettacolo e individuare requisiti per l’accesso che tengano conto della discontinuità lavorativa dei professionisti dello spettacolo.

−   Includere nel bacino ex Enpals anche l’insegnamento di mestieri e professioni dello spettacolo.