Iscritti alla CGIL in Lombardia nel 2012

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Nel 2012 gli iscritti alla CGIL in Lombardia sono 915.736

Anche nel 2012 la Lombardia con i suoi 915.736 iscritti si conferma la più grande organizzazione regionale della CGIL, con un incremento sul 2011 di 2.831 iscritti. 139.771 nuovi iscritti (15,26%) .Sul dato complessivo i lavoratori attivi contribuiscono al risultato con + 2.116, ipensionati con + 78 iscritti e i disoccupati con + 637 iscritti.

Si fa presto a dire superare il 100%. Soprattutto nel bel mezzo della più pesante crisi del dopoguerra, con una forte caduta occupazionale e con la cassa integrazione che ha toccato record impensabili. Ecco perché esprimiamo una certa soddisfazione.

E’ un risultato corale, frutto di tanto lavoro e di un meticoloso impegno organizzativo a sostegno di una presenza politica che ha legittimato il ruolo preponderante della CGIL, l’organizzazione sociale più rappresentativa in Lombardia e la struttura più consistente tra quelle regionali.

915.736 iscritti, 2831 in più rispetto all’anno precedente e 3464 in più rispetto al 2010, con ben 139.771 persone che hanno preso la tessera della CGIL per la prima volta. Le nuove deleghe sono state 4798 in più rispetto all’anno precedente. Questi pochi numeri riassumono un lavoro che ha visto protagoniste le nostre strutture; una lettura disaggregata parla di sfumature differenti, ma il risultato finale, quello che conta per un sindacato confederale come la CGIL è lì, in tutta la sua soddisfacente evidenza.

Ha pagato la diffusione territoriale della nostra organizzazione (il dato positivo della stragrande maggioranza delle Camere del Lavoro) e l’impegno di presenza nelle aziende e nei luoghi di lavoro svolto dalle categorie.La crisi ha colpito la condizione sociale della nostra rappresentanza: la realtà che misuriamo quotidianamente è quella di un’affluenza massiccia delle tantissime persone che ogni giorno si rivolgono ai nostri servizi per ottenere le tutele individuali e che riconoscono nelle nostre Camere del Lavoro un luogo utile per aiutare a districarsi in quel percorso ad ostacoli che è il vivere di ogni giorno.

I giovani e le donne che stanno aumentando tra gli iscritti sono il frutto di un’attenzione che ci ha permesso di fare un passo in avanti nella rappresentanza. Certo c’è ancora molta strada da fare. Occorre promuovere alla direzione della CGIL una nuova generazione di dirigenti e, senza se e senza ma, una presenza femminile che corrisponda alla realtà: il 43% dei nostri iscritti è infatti costituito da donne, che sono ben 394.735. Gli immigrati appartenenti alla CGIL sono 63.116, quasi il 16% del totale degli iscritti.

Per il 2013 rilanciamo un ambizioso programma di lavoro, il bilancio preventivo approvato dal Comitato Direttivo rende attuabile, attraverso risorse mirate, un progetto complessivo di rafforzamento e di reinsediamento. Confederalità, territorialità, capacità negoziale e una rete capillare di servizi e tutele individuali sono il filo conduttore del nostro lavoro. Non ci annoieremo neanche quest’anno. Dalla parte dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate, ma anche di chi il lavoro non ce l’ha. Riportare il lavoro al centro delle politiche di sviluppo, restituendo al Paese una nuova speranza a partire dal futuro di tante ragazze e ragazzi che troviamo nelle nostre manifestazioni, sotto le nostre bandiere. E’ una sfida possibile. Proviamoci.