Iscritti alla CGIL in Lombardia nel 2011
Nel 2011 gli iscritti alla CGIL in Lombardia sono 912.905.
La crisi economica che colpisce così duramente il mondo del lavoro, crea per il sindacato una serie di difficoltà, non solo sul piano politico ed organizzativo, ma anche, più prosaicamente sul piano economico.
E’ fin troppo chiaro infatti come la perdita di posti di lavoro , che colpisce così pesantemente sopratutto l’ industria, ricada immediatamente sul tesseramento sindacale.
Tuttavia davanti a tali difficoltà, la chiusura del tesseramento ci consegna un dato confortante per l’Organizzazione, 912.905 iscritti, che conferma i propri “numeri” sul 2010, con addirittura un leggerissimo aumento.
Questo andamento è sostanzialmente basato sulla capacità di coinvolgere un sempre maggior numero di nuovi iscritti, che per il 2011 sono 135.000, che si traduce in una rotazione annuale del 15%.
Si tratta quindi per la CGIL Regionale Lombardia di prendere atto di che segnali implichino questi numeri soprattutto sul piano della “richiesta di tutela”.
Se si analizzano i dati del tesseramento in relazione ai settori, al di là dell’ ovvio calo delle categorie industriali a causa della crisi, registriamo che il 30% dei nuovi iscritti proviene dai servizi, e cioè dal commercio, dalla pubblica amministrazione, e dai trasporti.
Più in generale si legge un costante aumento di precari, disoccupati e cassaintegrati, che non si possono individuare immediatamente perchè interni alle singole categorie: basti dire che quando parliamo di pubblica amministrazione dobbiamo evidenziare il ruolo della “scuola, con la sua particolare situazione di precariato, dove i nuovi iscritti sono quasi 4000.
Anche i pensionati risentono della situazione di crisi, registrando un calo delle iscrizioni, che tuttavia li conferma come la categoria più numerosa con oltre il 50% sul totale degli iscritti.
Politicamente i dati del tesseramento 2011 mettono di fronte alla CGIL Regionale Lombardi la necessità di sviluppare ulteriormente la rappresentanza di nuove esigenze, che i cambiamenti del tessuto sociale e delle condizioni di vita e di lavoro fanno emergere.
Questo vuole dire innanzi tutto aumentare la sensibilità rispetto le problematiche verso gli immigrati che ormai costituiscono il 7 % degli iscritti.
Rispetto a queste categorie sociali, ma non solo, è indispensabile un potenziamento dell’offerta di servizi.
In un sindacato dove le donne sono più del 40 % degli iscritti, le tematiche femminili diventano sicuramente rilevanti.
Rispetto alle problematiche del tesseramento, in generale, il compito che ancora una volta l’Organizzazione si trova davanti è quello di portare all’adesione quel consenso diffuso che ci ha supportato in questi anni.
Il problema della Certificazione degli iscritti diventa tema d’attualità per definire i livelli di rappresentanza delle organizzazioni sindacali.
Infine questa è anche l’occasione per ringraziare i delegati e gli attivisti che quotidianamente sul territorio e sui luoghi di lavoro si spendono in prima persona per questi risultati: grazie !
906090 Campagna sul lavoro femminile. Donnechelavorano.it
Lo stereotipo e la realtà. E’ questo che vuole ricordare la nuova campagna di comunicazione scelta dalla Cgil Lombardia sul tema del lavoro femminile. In provincia di Milano solo il 46 per cento delle donne lavora. E troppo spesso «ha studiato più degli uomini, ma è pagata meno».