Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. L’impegno della Cgil Lombardia

in Politiche di genere, UFFICIO STAMPA

 

 

Venerdì 17 maggio in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia istituita nel 2004, a 14 anni dalla decisione (17 maggio 1990) di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBTQ, anche l’Unione Europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l’omofobia sul suo territorio.

Nel testo approvato si legge tra l’altro: “Il Parlamento europeo ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore, al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell’Unione europea senza discriminazioni”. Si esprime inoltre condanna verso i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l’odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli.

Nel 2009 la campagna IDAHO viene incentrata sulla transfobia, e in particolare sugli atti di violenza contro le persone transgender. Il nome ufficiale diventa pertanto “Giornata Internazionale contro l’omofobia e la transfobia” (International Day Against Homophobia and Transphobia).

Nel 2015 viene aggiunta anche la bifobia negli obiettivi della campagna.

Oggi, a distanza di anni,  siamo ancora in presenza di un clima culturale che alimenta odio e discriminazione su base etnica, di provenienza geografica e di orientamento sessuale, mentre cresce l’offensiva contro le donne  e contro i diritti acquisiti, compresa l’autodeterminazione.

Sovranismo, razzismo, fascismo, alimentano divisioni e discriminazioni che non dobbiamo tollerare. Come CGIL siamo impegnati per la coesione sociale, perché siano garantiti i diritti universali a tutte le persone, senza distinzione alcuna.

Per queste ragioni aderiamo alla giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.

Ogni giorno siamo testimoni di comportamenti e discorsi pieni di odio verso le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans. Dai luoghi di lavoro alla scuola, dalla famiglia alla società, sono migliaia le persone vittime di episodi di violenza fisica e psicologica e di atteggiamenti di discriminazione, di scherno e di disprezzo che, seppure talvolta nascosti dietro l’ironia, non sono per questo meno dolorosi per chi li subisce.

L’indifferenza delle persone “perbene” è la più grande alleata dell’odio e del sessismo. Combattere ogni discriminazione che si ispiri all’orientamento sessuale o all’identità di genere dipende da tutti noi, a partire dall’educazione e dalla cultura che sono elementi fondamentali per la costruzione di un mondo più inclusivo e più giusto.

Ancora una volta la CGIL è in prima linea.

 

 

Milano 16 maggio 2019