Giornata di mobilitazione sindacale della formazione professionale in Lombardia
Questa mattina le lavoratrici e i lavoratori della formazione professionale si sono riuniti in assemblea davanti a Palazzo Lombardia, per rivendicare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto nel 2013 e per chiedere che il finanziamento regionale possa contare su risorse maggiori e strutturali.
Con 60.000 studenti e circa 3.000 dipendenti degli enti del settore accreditati ai percorsi di istruzione e formazione professionale, la Lombardia è la regione più impegnata su questo segmento della formazione, che si rivolge ai giovani fra i 14 e i 18 anni ma che interviene anche nell’offerta rivolta alla qualificazione e riqualificazione professionale degli adulti.
Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro è indispensabile non solo per rispondere alla emergenza della perdita di potere d’acquisto ma anche per rispondere alla evoluzione che in questi anni ha attraversato il settore, oggi cruciale per migliorare le prospettive di inserimento nel mercato del lavoro dei giovani, per l’inclusione sociale, per il contrasto alla disoccupazione e per le nuove politiche attive del lavoro.
All’Assessore Rizzoli le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto unitariamente di sostenere la necessità e l’urgenza del rinnovo contrattuale e di adoperarsi in sede di Conferenza Stato-Regione per strategie e risorse che consentano pari diritti e pari opportunità a tutti coloro che si avvicinano, in Italia, a questi percorsi di formazione.
Le organizzazioni sindacali hanno ricordato l’importanza di garantire, a tutti quelli che operano nel settore, una qualità dell’organizzazione del lavoro e delle retribuzioni che riconosca l’impegno e la professionalità necessaria per rispondere ai bisogni di un’utenza che deve avere pari dignità in ogni luogo d’Italia.
Una formazione professionale qualificata non può prescindere dalla certezza delle risorse a copertura dei contratti collettivi nazionali, che non possono rimanere fermi ulteriormente.
Le lavoratrici e i lavoratori della formazione professionale auspicano che Regione Lombardia sappia cogliere le loro istanze ed introduca azioni concrete e correttivi nel sistema di allocazione delle risorse e di accreditamento.