Frontalieri italiani in Svizzera: riparte il confronto nelle assemblee sindacali

Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, UNIA, VPOD, OCST, SYNA e SYNDICOM rilanciano il confronto con i lavoratori frontalieri. Dopo mesi di attesa, riparte il ciclo di assemblee territoriali lungo il confine italo-svizzero.
A ventuno mesi dall’entrata in vigore della cosiddetta tassa sulla salute, introdotta nel gennaio 2024 sui “vecchi frontalieri”, la situazione resta ancora confusa. Non sono state definite le modalità attuative della misura, nonostante l’avvicinarsi della stagione fiscale. I sindacati denunciano la violazione del trattato italo-svizzero del 2020 e della legge di recepimento n. 83/2023, chiedendo un arretramento su una decisione ritenuta ingiusta e difficile da applicare.
Anche sul fronte fiscale permangono problemi. A un anno dall’approvazione della legge n. 43 del 7 ottobre 2024, che introduce una tassazione sostitutiva del 25% per i nuovi comuni frontalieri, aumentano le incertezze interpretative da parte dell’autorità svizzera. Questo rischio potrebbe compromettere l’intesa firmata nel luglio 2024 tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le organizzazioni sindacali, creando ulteriore confusione per centinaia di lavoratrici e lavoratori.
Il Tavolo interministeriale sul lavoro frontaliero, istituito dai ministeri del Lavoro, degli Esteri e dell’Economia, non si riunisce da sette mesi. Nessun nuovo incontro è stato convocato per affrontare i temi già inseriti all’ordine del giorno.
Restano inoltre aperte le criticità legate all’Assegno Unico Universale. A oltre tre anni dalla sua introduzione, molti lavoratori frontalieri non ricevono la misura a causa di errori e ritardi nella trasmissione dei dati tra enti previdenziali italiani ed esteri. Questa discriminazione ha già portato la Commissione Europea a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel luglio 2024.
Per fare il punto e informare le lavoratrici e i lavoratori, le organizzazioni sindacali italiane e svizzere convocano un nuovo ciclo di assemblee territoriali.
Gli incontri si terranno il 3 novembre a Varese, il 4 novembre a Como, il 7 novembre a Tirano, l’8 novembre a Chiavenna e il 13 novembre a Verbania. Seguiranno indicazioni logistiche per ciascuna area, comprese le Province autonome di Aosta e Bolzano.
Nel frattempo, CGIL, CISL e UIL hanno ricevuto una nuova convocazione da Regione Lombardia per il 13 ottobre. L’incontro, dedicato anche ai rapporti con la Confederazione Elvetica, sarà l’occasione per un aggiornamento istituzionale. Le informazioni emerse verranno condivise durante le assemblee di novembre. Nessuna risposta, invece, è ancora arrivata dalle altre Regioni e Province autonome coinvolte.