Erp, approvazione nuovo regolamento regionale. Cgil e Sunia Lombardia: “Mentre la Regione impegna 23 milioni per tablet, non prevede risorse strutturali e permanenti per l’emergenza abitativa”
Una riforma era necessaria. Ma sarebbe stata vera e tale se Regione Lombardia avesse stanziato risorse strutturali per finanziare le politiche abitative. Non investimenti una tantum o a tamponamento di emergenze, alla rincorsa di problemi come capitato fino ad ora.
Tant’è che la Cgil Lombardia e il Sunia hanno da tempo avanzato la proposta di destinare l’1% del bilancio di Regione Lombardia, corrispondente a circa 200 milioni all’anno, agli interventi di manutenzioni ordinarie e straordinarie nei quartieri, al rilancio del patrimonio pubblico, alla ristrutturazione e sistemazione alloggi popolari, all’aumento dell’offerta abitativa. Ma non siamo stati ascoltati.
“E nel frattempo – sottolineano Cgil e Sunia – abbiamo letto di spese tecnologiche per il referendum sull’autonomia del prossimo 22 ottobre, ovvero i 23 milioni per l’acquisto dei 24 mila tablet, che in questo quadro hanno il sapore di spreco”.
Che il nuovo regolamento, approvato in via definitiva fosse discriminatorio, penalizzante, in molti passaggi al limite della legittimità oltre che ideologico, lo abbiamo sottolineato con forza in tutte le sedi e in qualsiasi occasione. Questo provvedimento, peggiore della Legge di cui è figlio, è incapace di rispondere alla domanda di alloggi popolari e di gestire realmente ed efficacemente l’emergenza casa: scarica sui Comuni incombenze onerose.
Ad esempio, la questione degli indigenti, cui è destinato il 20% delle assegnazioni. Non solo il richiedente deve mostrare lo stato di indigenza, ma il Comune deve attestare che quel nucleo familiare sia effettivamente tale, con un carico di lavoro per gli sportelli comunali e delle ALER non indifferente.
Sulla questione della residenza abbiamo già espresso il nostro giudizio negativo: si è peggiorata la situazione attuale dei 5 anni di residenza in regione, rischiando di far attribuire con questo sistema il 60% del punteggio complessivo. In merito poi alle assegnazioni con quote predefinite, né la legge né il regolamento riusciranno nell’intento di determinare un equilibrato mix sociale negli stabili.
E poi la piattaforma, descritta come la ‘macchina magica’: in che termini sarà sperimentata dove e con quali criteri? Come ha detto il Presidente di Ferdercasa in audizione presso la V Commissione regionale, ALER Milano “non è stata messa in grado di caricare alcun dato”.
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