Disabilità: i diritti devono essere vicini alle persone

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Il 2 dicembre presidio unitario di Cgil, Cisl e Uil Lombardia davanti al Consiglio Regionale

Cgil, Cisl e Uil Lombardia organizzano per martedì 2 dicembre 2025, dalle 9.30 alle 12.30, un presidio unitario davanti alla sede del Consiglio Regionale della Lombardia in via Fabio Filzi, a Milano.
L’iniziativa nasce dalla necessità di denunciare le gravi criticità emerse nella sperimentazione del D.Lgs. 62/2024 sulla disabilità, avviata nella provincia di Brescia.

La riforma era stata presentata con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai diritti. Tuttavia, ciò che sta accadendo sui territori racconta una realtà ben diversa. Le segnalazioni arrivate da cittadine e cittadini, dai patronati e dai territori coinvolti evidenziano ostacoli, ritardi e disagi, con un impatto diretto proprio sulle persone più fragili e vulnerabili.

Le criticità emerse nella sperimentazione

Le tre confederazioni hanno analizzato i primi mesi di attuazione della riforma, rilevando elementi di forte preoccupazione:

  • Riduzione delle commissioni territoriali INPS, che comporta l’aumento delle distanze e dei tempi di attesa per le visite. In Vallecamonica, ad esempio, non è presente alcuna sede di Commissione: le persone sono costrette a recarsi a Brescia.

  • Carenza di personale medico, specialistico e legale INPS, con un conseguente rallentamento delle procedure.

  • Diminuzione del numero di domande presentate.

  • Aumento dei costi del certificato medico introduttivo, ora a carico delle cittadine e dei cittadini.

La difficoltà del sistema è evidente anche dai dati: nella provincia di Brescia, al 30 settembre 2025, solo il 43,83% delle domande presentate ha ottenuto una certificazione definitiva.

Le richieste al Consiglio Regionale e al Governo

Durante il presidio del 2 dicembre, Cgil, Cisl e Uil Lombardia chiederanno ai rappresentanti politici e istituzionali – Consiglieri regionali e Regione Lombardia – di farsi portavoce presso il Governo delle seguenti priorità:

  1. Non estendere la sperimentazione ad altre province nel 2026.

  2. Mantenere alle ASST la valutazione degli over 70 non autosufficienti.

  3. Incrementare le risorse a INPS e ai servizi sociosanitari coinvolti.

  4. Coinvolgere le parti sociali nella cabina di regia regionale.

  5. Garantire informazione e formazione capillare rivolte a cittadini e lavoratori.

Cgil, Cisl e Uil Lombardia hanno inoltre richiesto alla Regione un confronto immediato per assicurare il pieno coinvolgimento delle parti sociali nella governance regionale della riforma.

Un presidio per tutelare i diritti

Il 2 dicembre saremo davanti al Consiglio Regionale per un messaggio chiaro: la riforma deve avvicinare i diritti, non allontanarli.
Le persone con disabilità non possono essere lasciate sole di fronte a procedure frammentate, costi aggiuntivi e disservizi. Difendere la loro dignità significa garantire un sistema che funzioni davvero, a partire dai territori.