Diritti Lgbtq+, Cgil Lombardia: “Pride giornata necessaria”

in Politiche di genere, UFFICIO STAMPA

 

Milano, 30 giugno 2022 – Tutti gli anni si sente ripetere la domanda: ha ancora senso il Pride? Per rispondere stiamo ai fatti e riportiamo qualche cifra: a giugno in Italia in meno di un mese sono stati denunciati 17 episodi di omotransfobia.  Secondo una ricerca di Dentsu Italia l’omofobia cresce del 25%. Se si prendono le 20 parole d’odio più frequenti rivolte alla comunità LGBTQ+ e si analizzano quante volte vengono pubblicate online, si scopre che ogni mese, in Italia, vengono pubblicati online 5.300 contenuti con insulti omofobi. E durante il mese del Pride arrivano a 6.600, il 25% in più.

Secondo la ricerca, la conseguenza di questo clima e dei discorsi d’odio e omofobi, come evidenzia la letteratura da anni a questa parte, contribuisce a creare un ambiente sistematicamente ostile all’inclusione sociale e può sfociare in atti di aggressione e violenza fisica.

 

Questo genere di scenario “finisce con il fagocitare qualunque tipo di contro-narrazione, specialmente laddove venga confinata ai soli mesi del Pride”. E proprio per questo, la soluzione non può che essere socialmente diffusa: tuttǝ devono, pertanto, promuovere iniziative in modo continuativo, rivolgendosi a target diversi con obiettivi diversi.

 

Le istituzioni dove stanno in questo necessario percorso? Quando si affronterà la discussione sul DL Zan? In attesa di risposte che non arrivano, Regione Lombardia nega il patrocinio al Pride milanese del 2 luglio, a conferma della linea politica scelta da parte della Regione, insensibile nei confronti di manifestazioni di libertà e della necessità di garanzia ed estensione dei diritti.

 

Il Pride è dunque una giornata necessaria. CGIL Lombardia sarà presente al corteo del 2 luglio, consapevolǝ che la battaglia per l’inclusione continua tutti i giorni.