Contratto metalmeccanici, in Lombardia sì alla piattaforma

in UFFICIO STAMPA

Approvata dal 94% delle tute blu lombarde. Coinvolti oltre 200mila lavoratori, circa 1.900 aziende. Fim Fiom Uilm regionali: vogliamo per tutti tutele e diritti al passo coi tempi

Il 94% dei metalmeccanici lombardi ha approvato la piattaforma di rinnovo del contratto nazionale, al termine di una grande campagna di assemblee che ha coinvolto circa 1900 aziende lombarde.

Fim, Fiom e Uilm nei territori hanno illustrato ad oltre 200.000 tute blu, nel dettaglio, le richieste da presentare nella trattativa con Federmeccanica, che si annuncia complicata ma che vede le organizzazioni sindacali determinate a proseguire nel segno dell’innovazione contrattuale avviata con lo scorso rinnovo.

“È stata una campagna capillare caratterizzata da ascolto e partecipazione democratica. La grande attenzione dei metalmeccanici lombardi per questa fondamentale scadenza, insieme al grande consenso registrato, ci impegnano per il raggiungimento di tutti gli obiettivi contenuti nella piattaforma”, dichiarano i tre segretari generali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil Lombardia, Andrea Donegà, Alessandro Pagano, Vittorio Sarti. “Il valore aggiunto è la conferma dell’unità sindacale raggiunta con il contratto del 2016 e consolidata per questo rinnovo – affermano -. Vogliamo portare a tutti i metalmeccanici, ancora una volta, tutele e diritti al passo coi tempi e in grado di accompagnare tutti nelle fasi di trasformazioni in corso, contenendo i rischi e massimizzando le opportunità”.

Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil puntano ad un aumento del salario dell’8% sui minimi contrattuali, relativo al periodo 2020-2022, al miglioramento delle relazioni industriali aprendo in modo deciso alla partecipazione dei lavoratori. “Sarà il “contratto delle competenze” perché un ruolo importante dovrà averlo la formazione, strategica  per coniugare esigenze di sviluppo delle imprese e valorizzazione del capitale umano. “Vogliamo rafforzare il welfare integrativo e i temi ambientali – spiegano Donegà, Pagano e Sarti – con attenzione particolare alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro e all’estensione della contrattazione aziendale. Occorre infine riordinare i capitoli dell’inquadramento professionale, del mercato del lavoro e appalti e dell’orario di lavoro”. “Una sfida importante – concludono – in cui i metalmeccanici lombardi non faranno mancare il proprio contributo sia in termini di contenuti e innovazione sia, all’occorrenza, di capacità di mobilitazione. Il contratto è anche l’occasione per contribuire al rilancio di uno dei settori più importanti del Paese”.

Le percentuali di approvazione nelle principali aziende metalmeccaniche lombarde:

Bergamo: Tenaris Dalmine 76%, Brembo 87%, Evoca 80%, Schneider 95%

Brescia: Alfa Acciai 91%; Beretta 91%; Lonati 82%; Trafilerie Gnutti 93%

Como: Sisme 89%

Cremona: Acciaieria Arvedi 96%

Lecco: Fiocchi Munizioni 99%

Lodi: Marcegaglia 100%

Mantova: Marcegaglia 88%

Milano: Leonardo 93%, Electrolux 82%, Abb 97%, IBM 97%

Monza Brianza: ST Microelectronics 77%

Pavia:  Falco 100%

Sondrio: Carcano 85%

Varese: Whirlpool 90%, Leonardo divisione velivoli 93%, Leonardo divisione elicotteri 80%.