Consultori, calo drastico del servizio in Lombardia

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Dieci sedi in meno in Lombardia e numeri sotto la media. Vangi (Cgil Lombardia): “La Regione ha smantellato il servizio”

 

“Apprendiamo dalle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Bertolaso e dal presidente Fontana che Regione Lombardia intende stanziare risorse per favorire la natalità focalizzando l’attenzione sul ruolo dei consultori e sui professionisti della sanità. Leggeremo la delibera, nel frattempo possiamo dire che i numeri vanno in direzione opposta rispetto a quanto dichiarato”. E’ Monica Vangi, segretaria della Cgil Lombardia, ad incalzare la Regione sulle falle innestate nelle attività consultoriali.

Dalla rilevazione fatta a luglio da Cgil Lombardia, risultano attivi nella nostra regione 259 consultori, di cui 170 pubblici e 89 privati accreditati. Rispetto al 2021, sono stati chiusi 10 consultori.

Attualmente il rapporto è di un consultorio ogni 38.319 abitanti. La normativa nazionale però prevede un rapporto fra consultori e abitanti nella misura di uno a 20.000.

“Cosa intende la Regione quando parla di “valorizzare il ruolo” dei consultori? Il numero delle sedi è troppo basso rispetto a quanto determina la legge e rispetto anche alla media nazionale”, denuncia Vangi. “Inoltre nel corso degli anni le sedi attive sono state depotenziate di professionalità, come le ostetriche, e di operatività, tanto che le sedi non possono garantire l’apertura quotidiana”.

“L’investimento di cui parla Regione Lombardia di fatto parte monco, perché non ci sono gli operatori e le strutture che la Regione stessa ha smantellato”, prosegue la dirigente sindacale.

“L’amministrazione ha smontato la rete territoriale e questo è uno dei motivi per cui abbiamo depositato un esposto al Tar”.

Tabella dei consultori in Lombardia: