REFERENDUM Camusso: «Due sì per liberare il lavoro»
“Da oggi inizia la campagna elettorale. Voucher e Appalti riguardano milioni di persone, non sono un fenomeno marginale”. Quanto al quesito sui licenziamenti, unico dei tre bocciato dalla Consulta, “valuteremo il ricorso alla Corte europea”
“Uno strumento malato è uno strumento malato”, sottolinea poi la dirigente sindacale tornando a parlare dei voucher: “Bisogna avere il coraggio di azzerarli, noi abbiamo fatto la nostra proposta con la legge. Nel gergo comune è dato per scontato che un voucher corrisponde a un’ora di lavoro: non è scritto da nessuna parte. Quelle persone di età media 35,9 anni si precludono qualsiasi possibilità previdenziale per il futuro, si garantiscono solo una sopravvivenza: per questo proponiamo che ci sia sempre un contratto. Le analogie con Francia e Germania sono errate. Questo istituto – prosegue Camusso – non può essere reso funzionale al lavoro occasionale: bisogna abrogare quella forma e trovarne un’altra pulita e efficace”. Lo stesso discorso vale per gli appalti. “Il governo approvò il Codice degli appalti senza la responsabilità solidale. Il tema della trasparenza e dei rapporti tra imprese non è stato il filo conduttore degli interventi legislativi. Noi pensiamo che bisogna introdurre il tema della responsabilità dell’impresa appaltatrice rispetto a quello che accade ai suoi lavoratori”.
La Consulta: sì voucher e appalti, no all’art.18
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