Al via il XIII Congresso della Cgil Lombardia. Alessandro Pagano: “Le emergenze lombarde: sanità, sicurezza, lavoro”

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Si è aperto oggi, con la relazione del segretario generale Alessandro Pagano, il XIII congresso della Cgil Lombardia, alla presenza di 600 delegate e delegati e di numerosi ospiti delle istituzioni e dei sindacati internazionali.

Pnrr, sanità, autonomia differenziata, sicurezza sul lavoro: numerosi i temi toccati da Pagano nella sua relazione.

“In questo territorio – ha dichiarato il segretario generale – i principi neoliberisti osservati da chi ha governato (libertà di scelta, equiparazione pubblico/privato, trasformazione dei diritti in prestazioni a domanda individuale) hanno collocato funzioni cruciali per il benessere dei cittadini, come la sanità e le politiche del lavoro, in quasi-mercati nei quali convivono alto livello di spesa pubblica, peggioramento della efficacia, difficoltà dell’accesso, marginalizzazione dei soggetti portatori di maggiori vulnerabilità”.

“La pretesa della autonomia differenziata amplifica questa retorica e ne radicalizza le conseguenze di disgregazione sociale; per questo perseveriamo nel contrastarla”.

Affondo di Pagano contro la Regione sul tema della sicurezza, vera e propria piaga lombarda (177 morti nel 2022 secondo i dati Inail). “Il governo regionale uscente – denuncia Pagano – ha colpevolmente rifiutato qualsiasi confronto di merito nonostante le ripetute sollecitazioni unitarie da parte di Cgil Cisl e Uil confederali e delle categorie maggiormente interessate”.

L’ambiente è un altro tema caldo. Per il segretario generale uscente “La giusta transizione deve ridurre il rischio per i cittadini e i lavoratori di essere penalizzati dalle produzioni a maggiore impatto energetico ed ambientale e subire l’eccessivo inquinamento dell’ambiente come accade nella nostra regione. Si tratta di cogliere le opportunità offerte dal PNRR”.

Ma la Lombardia è anche “la regione dove le infiltrazioni della criminalità organizzata sono radicate nel tessuto produttivo e nelle amministrazioni a tutti i livelli, come rivelano le inchieste giudiziarie e i numerosi sequestri di beni”. “Proseguirà perciò il nostro impegno sui temi della legalità con la formazione del quadro dirigente diffuso per dare strumenti alle delegate e delegati, funzionarie e funzionari, per captare e decodificare i segnali delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle imprese private e pubblica amministrazione”.

“Auspico che nell’occasione data da queste elezioni, la maggioranza dei cittadini e delle cittadine di questa regione si convinca a mandare a casa chi ha un’enorme fetta di responsabilità politica per tutto ciò che è successo in quei mesi”, ha concluso Pagano.

Sarà compito della Cgil “determinare i cambiamenti necessari, per realizzare condizioni di giustizia sociale dove il lavoro torni centrale nella creazione di un futuro positivo per chi lo svolge e per l’ intera società, la nostra organizzazione ha il compito di continuare ad organizzare una mobilitazione collettiva, permanente e intelligente”.

Domani la seconda giornata congressuale della CGIL Lombardia, alla presenza di Maurizio Landini.