1938 – 2018. Le leggi razziali in Italia e i nuovi razzismi in Europa

in UFFICIO STAMPA

 

INIZIATIVA CGIL CISL UIL LOMBARDIA CON GLI STUDENTI, I LAVORATORI E I PENSIONATI IN PARTENZA A MARZO PER AUSCHWITZ E BIRKENAU

INTERVENGONO: MICHELE SARFATTI, LUCA BONAFE’, BETTI GUETTA

MARTEDI’ 29 GENNAIO, ORE 9.30-13, SPAZIOARTE,. VIA MAESTRI DEL LAVORO, SESTO SAN GIOVANNI

 

Sono circa 700 gli studenti, lavoratori e pensionati lombardi che anche anche quest’anno, a fine marzo, si recheranno ad Auschwitz e Birkenau con il “Treno per la Memoria” di Cgil, Cisl, Uil Lombardia.
Nell’ambito delle iniziative in preparazione al viaggio, si tiene martedì 29 gennaio, dalle ore 9.30 alle 13.00, presso lo SpazioArte di Sesto S. Giovanni il convegno:

1938-2018. Le leggi razziali in Italia e i nuovi razzismi in Europa

Presiede: Dario Pirovano, Comitato in Treno per la Memoria

Introduce: Antonio Albrizio, segretario confederale Uil Milano Lombardia, a nome di Cgil Cisl Uil Lombardia

Saluto di Alessandra Magro, assessore alla cultura della Città di Sesto San Giovanni

Intervengono:
Michele Sarfatti, della Fondazione Cdec
“La legislazione antiebraica dell’Italia fascista”

Luca Bonafè
“Educare all’odio 1938 – 1943”

Betti Guetta, Osservatorio antisemitismo della Fondazione Cdec
“Il pregiudizio in Italia, sguardo sugli ultimi sondaggi”

Nell’autunno del 1938 furono emanate in Italia le cosiddette “leggi razziali”, un corpus di provvedimenti legislativi che sancirono, per i cittadini italiani “di razza ebraica”, la progressiva privazione dei più elementari diritti civili. Pochi mesi prima era stato pubblicato un documento preparatorio, il “Manifesto degli scienziati razzisti”, che precedeva l’adozione dei provvedimenti di legge e pretendeva di conferire al razzismo inoppugnabili basi scientifiche. In occasione dell’ottantesimo anniversario delle leggi contro gli ebrei emanate dal regime fascista, Cgil Cisl e Uil Lombardia si propongono di dedicare il convegno a una riflessione su quella pagina cruciale della nostra storia nazionale: da un lato, per affrontarla apertamente e farne occasione di più ampia consapevolezza, e, dall’altro per trattare il tema quanto mai attuale del razzismo e della xenofobia, evidenziando i meccanismi – sociali, culturali, politici – che vi stanno alla base.