Torna a "UFFICIO STAMPA"

12 dicembre: sciopero generale contro una Legge di Bilancio ingiusta

Sciopero generale proclamato dalla CGIL nazionale per venerdì 12 dicembre 2025, per l’intera giornata di lavoro. Una mobilitazione necessaria contro una Legge di Bilancio che non risponde ai bisogni reali del Paese, non sostiene il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori e non investe in modo adeguato nei servizi pubblici, nella sanità, nell’istruzione, nella ricerca, nelle politiche abitative e nella sicurezza sul lavoro.

Secondo la CGIL, la manovra presentata dal Governo è miope e inadeguata: ignora l’emergenza salariale che colpisce in particolare un territorio come la Lombardia, caratterizzato da un costo della vita elevato e da profonde disuguaglianze interne. Non affronta la precarietà crescente, non favorisce il rinnovo dei contratti collettivi nazionali, non introduce strumenti efficaci per aumentare salari e pensioni e non valorizza il lavoro stabile e di qualità.

La CGIL ribadisce inoltre la necessità di una riforma fiscale davvero equa e progressiva, che intervenga sul fiscal drag, redistribuisca la ricchezza e contrasti l’evasione, evitando di scaricare il peso della manovra su lavoratrici, lavoratori e pensionati. Parallelamente, è indispensabile ampliare e finanziare correttamente i servizi pubblici essenziali, oggi sotto pressione in tutta la Lombardia: dalla sanità territoriale al trasporto pubblico, dalla scuola al diritto allo studio, dalla non autosufficienza alle politiche per la casa.

Lo sciopero del 12 dicembre richiama anche la necessità di un modello di sviluppo fondato su politiche industriali e del terziario orientate alla transizione ecologica e digitale, alla difesa dell’occupazione e alla qualità del lavoro. In un contesto internazionale segnato da conflitti e instabilità, la CGIL chiede inoltre che le risorse pubbliche vengano indirizzate verso lavoro, welfare, diritti e coesione sociale, e non verso l’aumento della spesa militare.

In Lombardia, tutto ciò significa mettere al centro chi ogni giorno tiene in piedi la nostra regione: lavoratrici e lavoratori dei servizi, dell’industria, del terzo settore, della logistica, della sanità, della scuola, della ricerca, del commercio e dell’agroalimentare. Significa sostenere giovani e donne, troppo spesso intrappolati nella precarietà o costretti ad accettare salari bassi. Significa garantire pensioni dignitose e condizioni di uscita flessibili a chi ha lavorato una vita.

Per queste ragioni, la CGIL Lombardia invita le lavoratrici e i lavoratori, le delegate e i delegati e tutte le strutture territoriali e categoriali a partecipare allo sciopero generale, a organizzare assemblee e momenti di confronto nei luoghi di lavoro, e ad aderire alle iniziative che si svolgeranno in tutta la regione.

Scioperare il 12 dicembre significa chiedere un futuro più giusto, salari adeguati, servizi pubblici di qualità e una manovra che guardi al Paese mettendo davvero al centro il lavoro e le persone.