A lezione di rappresentanza

in UFFICIO STAMPA

Alternanza scuola-lavoro: due settimane con gli studenti alla scoperta della Cgil

La Cgil Lombardia ha ospitato per la prima volta alcuni giovanissimi studenti del liceo statale Primo Levi di San Donato Milanese, che hanno trascorso nella sede di via Palmanova le ore di alternanza scuola-lavoro.

Freddy, Gabriele, Giada, Marta, Matteo, Michele, Vittorio, Chiara, Riccardo, Federico, Giulia, Martina hanno imparato innanzitutto le basi del “mestiere”: che cos’è un contratto nazionale, in che modo la Cgil rappresenta e tutela lavoratrici e lavoratori, quali sono i compiti di un delegato, come funzionano le tutele collettive e quelle individuali.

“È stata un’esperienza molto utile per confrontarci con un mondo che non ci conosce e con cui fatichiamo a rapportarci – commenta Massimo Balzarini, segretario Cgil Lombardia -. Gli studenti ci vedono come qualcosa di astratto. Noi stessi facciamo tanto buon lavoro di cui forse non ci rendiamo conto, che fatichiamo a far conoscere all’esterno, col rischio di non essere capiti. Abbiamo chiesto ai ragazzi di interagire, di dirci cosa pensano, di lavorare con noi. Questo perché il sindacato non è una cosa astratta ma è fatto di persone che si devono sempre confrontare sul modo di stare insieme. Siamo persone che condividono valori fondamentali di solidarietà e di difesa del mondo del lavoro”.  

Le sindacaliste e i sindacalisti della Cgil Lombardia hanno tenuto delle vere e proprie lezioni sui principi relativi alla salute e sicurezza sul lavoro, sulla comunicazione, sui settori produttivi, sulla legalità, sul valore della formazione continua, sul sindacato europeo e i rapporti internazionali, sul mercato del lavoro, sul valore sociale del sindacato e sui servizi offerti dal sindacato.

Ci sono state anche prove pratiche, come la stesura di un curriculum vitae o l’elaborazione di un comunicato stampa. Alcuni di loro hanno realizzato brevi video in cui raccontano l’esperienza in Cgil.

“È stato un momento molto importante anche per noi – sottolinea Nando Di Lauro della Cgil Lombardia, che ha seguito gli studenti giorno per giorno in qualità di tutor -. Facciamo tante cose e non sempre le valorizziamo come meriterebbero. Grazie a questi ragazzi abbiamo riscoperto la ricchezza della nostra organizzazione. È stato come guardarci allo specchio, attraverso le domande anche più semplici che ci venivano poste. Per esempio abbiamo confrontato il mandato di un rappresentante di classe o di istituto con quello di un sindacalista: entrambi non sono lavori, ma chiamate, rapporti fiduciari che si instaurano nel primo caso coi compagni di scuola, nel secondo coi lavoratori. Abbiamo discusso delle questioni valoriali dell’etica, della solidarietà, dell’equità, della giustizia sociale”.

Alla domanda “Cosa vi lascia questa esperienza?”, gli studenti hanno risposto di aver appreso i valori della Cgil, la grande responsabilità di quanti ogni giorno tutelano i lavoratori, e di aver imparato molto sul mondo del lavoro. I ragazzi hanno dimostrato partecipazione attiva e grande interesse. Al punto da invitare la Cgil Lombardia alla co-gestione che i ragazzi stanno organizzando nella loro scuola.

A conclusione del progetto la segretaria generale Cgil Lombardia Elena Lattuada ha detto ai giovani: “Voi siete le lavoratrici e i lavoratori del futuro e noi siamo impegnati affinché un giorno siate trattati con dignità. Non pagati a voucher, non sotto ricatto, ma liberi e sicuri. Siamo contenti di aver dimostrato che non siamo un ‘ferrovecchio’, ma una grande organizzazione che parla a tutte e tutti”.