Verso il XII Congresso della Cgil Lombardia. Il nostro impegno per la ricerca

in UFFICIO STAMPA

Ricerca e green economy, bilancio regione Lombardia, analisi e ricerche, fisco.

La CGIL ha elaborato un Piano del Lavoro e un Piano per lo sviluppo sostenibile1 che prefigurano una programmazione economica tesa a cambiare il motore della macchina senza fermarla, all’insegna del buon lavoro e della crescita sostenibile. Agenda 2030 dell’ONU (Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, corredati da 17 obiettivi e 169 sotto-obiettivi) è diventata il punto di riferimento delle attività di ricerca sviluppata dalla CGIL Lombardia nel settore dello sviluppo sostenibile, prefigurando un sistema industriale, sociale ed economico che muta il “contenuto” dell’accumulazione. Si tratta, infatti, di una declinazione del “Piano del Lavoro” che affronta il tema della produzione di beni e servizi in un’ottica di economia sostenibile 2. La CGIL Lombardia non solo ha concorso al progetto di sviluppo sostenibile della CGIL nazionale, ma ha predisposto un proprio Piano: “La tutela dell’ambiente come occasione di sviluppo”. Questo piano riflette sulle condizioni di struttura lombarde per agganciare il nuovo paradigma tecno-economico della Green Economy. La così detta Industria 4.0, infatti, è stata declinata come un progetto che tenta di “governare” la necessaria riforma di struttura del sistema produttivo e dei servizi lombardo. In esso si illustra la relazione intersettoriale (necessaria) per agganciare la domanda di beni e servizi “Green Economy” che il più delle volte soddisfatta attraverso le importazioni.

Su questo tema si sono realizzate due importanti iniziative, una il 24 ottobre 2017 in collaborazione con la Camera del Lavoro di Pavia e la seconda il 13 aprile 2018 presso la sede regionale in collaborazione con il dipartimento legalità. Entrambe le iniziative sono state concluse da Gianna Fracassi della Segreteria nazionale. 

 

Sul fronte dell’analisi dell’economia in Lombardia e dei riflessi occupazionali, nel corso di questi ultimi 4 anni è stata prodotta anche un’ampia attività reportistica sullo stato dell’economia lombarda (trimestrale); i Report analizzano la Regione nel consesso europeo, registrando i vincoli di struttura che hanno retrocesso la stessa Regione dalle regioni leader del progresso europeo.

Attraverso la conoscenza cumulata con i Report trimestrali, abbiamo concorso alla stesura del Piano del Lavoro e all’analisi dei Bilanci pubblici Nazionali e della Lombardia. La presenza stabile nel Forum degli economisti della CGIL Lombardia come incubatore e driver della ricerca ha favorito lo sviluppo di una ampia attività pubblicistica, sia con Ediesse e sia con Rassegna Sindacale, nonché la presenza della CGIL Lombardia in pubblicazioni scientifiche – anche internazionali – di classe A e B.

La presenza nei convegni della CGIL Lombardia su aspetti dirimenti la società e l’assetto europeo, in particolare sulle implicazioni socio-economiche del Fiscal Compact – pareggio di bilancio e calcolo dell’output gap -, ha favorito la nascita di una discussione nazionale circa la necessità di rivedere le politiche europee senza cadere nell’equivoco dibattito euro si euro no.

Relativamente alle attività di analisi e ricerca, si sottolinea l’indagine relativa al prelievo fiscale, al Valore Aggiunto per Addetto e alla crescita dei salari per la Regione Lombardia. Attraverso la combinazione di queste informazioni abbiamo compreso il ruolo e il peso della distribuzione del reddito via imposte (IRPEF). Questa analisi ha concorso allo sviluppo della posizione della CGIL nazionale sulla necessità di ridisegnare la base imponibile dell’IRPEF che da troppi anni non è più una imposta progressiva di tutti i redditi: l’85% della base imponibile IRPEF è fatta da lavoro e pensioni, mentre tutti gli altri redditi, o almeno la maggior parte, sono soggetti a cedolare secca. 

 

1Cgil, Piattaforma sviluppo sostenibile per tenere insieme ambiente e lavoro.
2La pubblicistica internazionale utilizza ormai il termine “circolare”, ma è concettualmente meno impegnativo di sostenibile. Infatti, la sostenibilità presuppone un cambiamento e un orizzonte, diversamente da circolare che chiude il ciclo senza considerare il tempo e l’evoluzione della società.