Sciopero generale: adesione al 68%, mezzo milione in piazza in tutta Italia

in News, UFFICIO STAMPA

Una partecipazione ampia e diffusa ha segnato lo sciopero generale proclamato dalla CGIL contro una Legge di Bilancio giudicata ingiusta e dannosa. In tutta Italia, oltre mezzo milione di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, cittadine e cittadini hanno preso parte a più di cinquanta manifestazioni organizzate sul territorio nazionale, dando voce a una protesta che ha attraversato tutti i settori, pubblici e privati.

Secondo i dati finora pervenuti, l’adesione media nazionale allo sciopero si attesta intorno al 68%, a conferma di una mobilitazione forte e consapevole. Un risultato che arriva al termine di un lungo percorso di confronto e partecipazione, costruito nelle settimane precedenti attraverso circa 14 mila assemblee nei luoghi di lavoro, che hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone.

Al centro della mobilitazione, le rivendicazioni avanzate dalla CGIL: aumentare salari e pensioni, fermare l’innalzamento dell’età pensionabile, contrastare la precarietà, introdurre una riforma fiscale equa e progressiva, avviare vere politiche industriali e per il terziario, dire no al riarmo e garantire maggiori investimenti nella sanità e nell’istruzione pubbliche.

A Firenze, dove il corteo nazionale si è concluso in piazza del Carmine, erano circa 100 mila le persone presenti ad ascoltare l’intervento del segretario generale Maurizio Landini. “La maggioranza delle lavoratrici, dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, la maggioranza cioè di chi tiene in piedi questo Paese – ha dichiarato – non condivide e non accetta la manovra economica di questo Governo. La giornata di oggi dimostra in modo ancor più evidente la necessità di un cambiamento”.

Anche in Lombardia la giornata di sciopero è stata segnata da una partecipazione significativa, con presìdi e cortei in tutte le province, che hanno visto una presenza ampia e trasversale. Dalle grandi città ai territori, lavoratrici e lavoratori hanno espresso una richiesta chiara: scelte politiche capaci di ridurre le disuguaglianze, tutelare il lavoro, rafforzare i servizi pubblici e garantire un futuro più giusto e sostenibile.

Lo sciopero del 12 dicembre non rappresenta un punto di arrivo, ma una tappa fondamentale di una mobilitazione che continuerà nei prossimi mesi. La CGIL Lombardia, insieme alla Confederazione nazionale, proseguirà l’impegno per contrastare una manovra che non risponde ai bisogni reali del Paese e per costruire, con il lavoro e con le persone, un’alternativa fondata su diritti, equità e giustizia sociale.

Il racconto della giornata e della mobilitazione è disponibile su Collettiva.it, con aggiornamenti, immagini e testimonianze dalle piazze di tutta Italia.