Driver Esselunga in sciopero: il 24 luglio presidio a Milano
in News, UFFICIO STAMPA

La mobilitazione è nazionale, coinvolge più regioni e nasce dalla rottura del tavolo per il primo accordo collettivo
Giovedì 24 luglio le lavoratrici e i lavoratori che si occupano della consegna a domicilio della spesa per Esselunga saranno in sciopero per l’intera giornata. È prevista una mobilitazione in diverse regioni (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio) e in Lombardia si terrà un presidio dalle ore 10:00 davanti alla sede della committente a Limito di Pioltello (MI).
Lo sciopero è stato proclamato unitariamente da Filt CGIL, Fit CISL e Uiltrasporti dopo la rottura della trattativa con le aziende in appalto – Deliverit, B&V Logistics e CAP Delivery – per il primo accordo nazionale di settore. Il confronto si è interrotto il 15 luglio, a causa della mancanza di risposte su alcuni punti fondamentali per la tutela e la dignità del lavoro di chi effettua le consegne.
Tra le rivendicazioni principali, il riconoscimento di un’indennità adeguata per la consegna al piano, attualmente ferma a 2 euro, e il rispetto di condizioni di lavoro dignitose, sicure ed eque. Le sigle sindacali denunciano anche l’applicazione parziale e arbitraria del contratto nazionale e l’assenza di strumenti che tutelino salute e sicurezza, a partire da ausili per la movimentazione dei carichi.
La piattaforma sindacale chiede:
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un’indennità di funzione di 10 euro per la consegna al piano, da riconoscere a tutte e tutti;
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parità di trattamento tra lavoratrici e lavoratori urbani ed extraurbani;
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l’adozione di strumenti tecnologici per ridurre la fatica e aumentare la sicurezza;
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un premio di risultato reale e non aleatorio;
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una regolamentazione chiara e condivisa dei turni domenicali e festivi;
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il riconoscimento del ruolo delle RSA e del sindacato nella contrattazione aziendale e territoriale.
«Le aziende – afferma la Filt CGIL – devono smettere di eludere il contratto e iniziare a riconoscere realmente la professionalità, la fatica e la dignità di lavoratori e lavoratrici. La salute non è un costo, è un diritto. La lotta per condizioni di lavoro giuste continua».
Il 24 luglio saremo in piazza, a fianco di chi ogni giorno garantisce un servizio fondamentale per migliaia di persone, spesso in condizioni difficili e senza tutele adeguate.
La dignità del lavoro non si svende.