Contro la manovra di bilancio: sciopero generale Cgil il 12 dicembre
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Sciopero generale il 12 dicembre: la Cgil chiama alla mobilitazione nazionale contro una legge di bilancio giudicata ingiusta, inefficace e dannosa per il Paese.
La decisione è stata assunta dall’Assemblea Generale della Cgil, riunita a Firenze, dove delegate e delegati da tutta Italia hanno discusso l’impatto della manovra su lavoro, welfare, salari e servizi pubblici. L’astensione dal lavoro coinvolgerà tutte le categorie e tutti i settori produttivi.
“Il 12 dicembre in piazza ci saranno lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, giovani, donne, tutte le persone che oggi stanno pagando il prezzo più alto di politiche sbagliate e scelte che aumentano le disuguaglianze sociali”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Vogliamo dimostrare che la maggioranza di questo Paese, quella che lo tiene in piedi con il proprio lavoro, chiede di essere ascoltata. Chiede cambiamenti reali”.
La legge di bilancio, così come presentata, non affronta le emergenze che attraversano la società italiana:
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salari fermi e perdita di potere d’acquisto;
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precarietà strutturale soprattutto per giovani e donne;
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sanità pubblica sottofinanziata, con liste d’attesa sempre più lunghe e servizi territoriali insufficienti;
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pensioni che rischiano di veder aumentare disuguaglianze;
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scuola e università prive degli investimenti necessari per garantire diritto allo studio e qualità dell’istruzione;
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assenza di una vera politica industriale e di un piano per il lavoro, capace di accompagnare la transizione ecologica e digitale.
Come ha ricordato in apertura dell’assemblea Christian Ferrari, segretario confederale Cgil, la narrazione del Governo su crescita e stabilità economica “è artificiale”. La realtà è fatta di stagnazione, servizi pubblici al collasso e un carico fiscale che continua a gravare su lavoratrici, lavoratori e pensionati. “Ci hanno presentato come aiuti ai redditi più bassi misure che hanno invece aumentato il drenaggio fiscale – ha detto Ferrari – e continuano a cercare il proprio tesoretto nei salari di chi lavora”.
Lo sciopero generale del 12 dicembre sarà dunque una giornata di protesta e di proposta.
La Cgil chiede di:
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aumentare salari e rinnovare i contratti;
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finanziare adeguatamente sanità, istruzione e servizi locali;
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attuare una riforma fiscale realmente progressiva e redistributiva;
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superare precarietà e lavoro povero;
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costruire politiche industriali sostenibili e partecipate.
La Cgil Lombardia invita lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati, studenti e cittadine e cittadini a partecipare: lo sciopero è uno strumento democratico, necessario quando chi governa non ascolta i bisogni reali del Paese.