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Quanto vale l’economia illegale? Ma soprattutto quanto costa al Paese? Abbiamo fatto un po’ di conti…

AGROMAFIE E ZOOMAFIE

È di 10 miliardi di euro il valore annuo stimato dei profitti illegali legati al mondo dell’agricoltura e di 3 miliardi il business delle zoomafie (Fonte: Legambiente)

AMMINISTRATORI SOTTO TIRO

Nel corso del 2011, Avviso Pubblico ha censito 270 atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e di personale della Pubblica Amministrazione, il 27% in più rispetto al 2010. I dati sono così suddivisi: 233 atti intimidatori diretti – 200 contro amministratori pubblici (il 74% a livello nazionale), 33  contro impiegati e dirigenti della Pubblica Amministrazione (il 12% a livello nazionale) – e 37 atti intimidatori indiretti contro scuole, magazzini, mezzi ed altre strutture comunali (il 14% a livello nazionale).

BENI E AZIENDE CONFISCATE

Sono 11.238 i beni immobili e 1.708 le aziende confiscate alla criminalità organizzata e alle mafie. Il 43% si trova in Sicilia, il 15% in Campania, il 14% in Calabria. La quarta regione per numero di beni confiscati (1.186) è la Lombardia. Dall’inizio della crisi, le confische sono aumentate del 65%, un dato allarmante che dimostra la pervasività delle infiltrazioni mafiose nella nostra economia (Fonte: Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Dati al 7 gennaio 2013)

CAPORALATO

Circa 400.000 persone in tutta Italia, di cui 100.000 (prevalentemente stranieri) costretti sono costretti a subire forme di ricatto lavorativo e a vivere in condizioni fatiscenti in agricoltura. Il caporalato, in questo settore, sottrae alle casse dello Stato in termini di evasione contributiva 420 milioni di euro ogni anno. Nei primi undici mesi del 2012 sono state arrestate 435 persone per: riduzione in schiavitù, tratta e commercio di schiavi, alienazione e acquisto di schiavi. Dall’entrata in vigore del reato di caporalato (settembre 2011) le persone denunciate o arrestate sono solo 42. La metà degli arresti al centro-nord (Fonte: FLAI-Cgil)

COMUNI SCIOLTI PER MAFIA

Dal 1991 al 31 dicembre 2012 in Italia sono stati emessi 227 decreti di scioglimento di consigli comunali per sospetto di infiltrazione mafiosa, così suddivisi: Campania 91; Calabria 64; Sicilia 58; Puglia 7; Piemonte 3; Liguria 2; Basilicata 1 e Lazio 1. Nel 2012 i comuni sciolti sono stati 25 (Fonte: elaborazione su dati del Ministero dell’Interno).

CONTRAFFAZIONE

Il fatturato della contraffazione in Italia è stimato in 6,9 miliardi di euro e sottrae 110.000 posti di lavoro regolari. I settori più colpiti sono quelli dell’abbigliamento e degli accessori, il comparto Cd, Dvd e software e quello dei prodotti alimentari, settore, quest’ultimo, in cui negli ultimi 10 anni le contraffazioni dei prodotti italiani sono aumentate del 128% (Fonte: Censis, Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione).

CORRUZIONE

La corruzione in Italia sottrae risorse per 60 miliardi di euro l’anno. Essa produce diversi danni: nega la meritocrazia, e il principio della libera concorrenza; aumenta del 40-50% il costo delle opere pubbliche; produce disoccupazione, disservizi del settore pubblico, sprechi e ineguaglianze sociali, inquina la democrazia (Fonte: Corte dei Conti, www.riparteilfuturo.it )

DROGA

Complessivamente, attraverso 20.703 operazioni di contrasto, i sequestri di droga nel 2011 sono stati di 39.360 kg. Le persone segnalate all’A.G. sono state 36.796. I decessi per droga dal 2007 al 2011 sono stati 2.343, pari ad una media di 1,3 al giorno. Quello della droga costituisce il primo mercato illecito per le mafie e il crimine organizzato.

ECOMAFIE

Nel 2011, in materia di reati ambientali si sono registrate: 33.817 infrazioni (93 al giorno, 4 ogni ora); 27.969 persone denunciate; 305 persone arrestate; 8.765 sequestri effettuati. Il fatturato stimato per il 2011 è di 9,4 miliardi di euro. Le ecomafie producono seri danni alla salute delle persone, alla bellezza del paesaggio e alla sicurezza del territorio (Fonte: Legambiente)

ESTORSIONI

Dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012, sono state registrate 4.968 denunce per il reato di estorsione. Le prime tre regioni: Campania (890), Lombardia (690) e Lazio (519). Seguono: Puglia (517), Sicilia (511) e Piemonte (279). Sono stimate in circa 160.000 le imprese commerciali soggette ad estorsione (Fonte: Direzione investigativa antimafia e SOS Impresa/Confesercenti).

ECONOMIA SOMMERSA ED EVASIONE FISCALE

L’ampiezza dell’economia sommersa è stimata fra 255 e 275 miliardi di euro, con un’incidenza tra il 16,3% e il 17,5 % del Pil, con una imposta evasa che è superiore ai 100 miliardi di euro. In Italia a dichiarare oltre 300 mila euro lordi all’anno sono 28 mila soggetti su 41,3 milioni di contribuenti. Il 5% dei contribuenti più ricchi possiede il 22,9% del reddito complessivo dichiarato, pari a quello del 55% dei contribuenti più poveri. Nel 2012 le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza hanno portato alla luce 8.617 evasori totali (Fonte: Banca d’Italia, Istat, Ministero dell’Economia e quotidiani economici).

GIOCO D’AZZARDO

Nel 2011 l’Italia è stato il primo Paese europeo e il terzo al mondo per volume d’affari del gioco d’azzardo. Nei primi 10 mesi del 2012 sono stati raccolti 70 miliardi di euro dal comparto dei giochi legali. La spesa pro capite degli italiani per il gioco d’azzardo è stata di 1.703 euro. Il Fisco incassa dalle giocate online un miserissimo 0,6%. Sono 800.000 le persone affette da gioco d’azzardo patologico (GAP) in Italia e due milioni i giocatori a rischio. I costi sociali del GAP sono diversi: perdita del posto di lavoro, dilapidazione dei risparmi, violenza famigliare, divorzi, stress e depressione, omicidi e suicidi, aumento della criminalità organizzata. Sono stati censiti 49 clan coinvolti nel controllo dei giochi illegali e non. (Fonte: Aams, Avvenire, Mettiamoci in gioco, Corriere della Sera, Libera)

MAFIE

Esistono stime molto differenti tra di loro in merito alle stime del fatturato annuo delle mafie italiane. Secondo la Commissione parlamentare antimafia esso è pari a 150 miliardi di euro, mentre secondo Transcrime in 25,7 miliardi di euro (l’1,7% del Pil). Le principali attività illegali attribuite alle organizzazioni mafiose: sfruttamento sessuale, traffico illecito di armi da fuoco, droghe, contraffazione, gioco d’azzardo, traffico illecito di rifiuti, traffico illecito di tabacco, usura ed estorsioni (Fonte: Commissione parlamentare antimafia).

OPERAZIONI FINANZIARIE SOSPETTE

Dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012, sono state registrate 24.892 operazioni finanziarie sospette, così suddivise: 45% Italia settentrionale; 29% Italia centrale; 26% Italia meridionale e isole. Le prime tre regioni per numero di segnalazioni sono: Lombardia, Lazio, Campania. A segnalare sono soprattutto gli enti creditizi e la pubblica amministrazione. (Fonte: Direzione investigativa antimafia su dati della Banca d’Italia/Unità di informazione finanziaria)

RICICLAGGIO

Dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012, sono state registrate 1.145 denunce per il reato di riciclaggio. Le prime tre regioni: Campania (157), Lazio (101) e Sicilia (92). Seguono: Lombardia (87), Liguria (87) e Puglia (84) (Fonte: Direzione investigativa antimafia)

USURA

Dal 1° luglio 2011 al 30 giugno 2012, sono state registrate 236 denunce per il reato di usura. Le prime tre regioni: Campania (46), Lombardia (29) e Lazio (26). Seguono: Puglia (25), Sicilia (24) e Piemonte (18). Tra il 2008 e il 2011 l’incidenza dell’usura criminale mafiosa sui casi denunciati è passata dal 20% al 40%. Si calcola che non meno di 200 mila commercianti siano strozzati da rapporti usurai. Il giro d’affari in Italia dell’usura si aggira intorno ai 20 miliardi di euro. (Fonte: Direzione investigativa antimafia e SOS Impresa/Confesercenti)

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