Verso il XII Congresso della Cgil Lombardia. Il nostro impegno per le politiche internazionali

in Europa e Mondo

Rapporti bilaterali, iniziative politiche di approfondimento, missioni conoscitive, azioni di solidarietà, sup- porto e consulenza ai funzionari e delegati impegnati nei CAE rappresentano le iniziative messe in campo dalla CGIL Lombardia a livello internazionale.

 

Nel corso del quadriennio 2014-18 sia in Italia che all’estero diverse iniziative si sono susseguite, all’insegna della collaborazione con altri sindacati. La realizzazione di progetti, alla ricerca dell’intreccio dell’attività transnazionale con quanto accade sul territorio e con le strategie della CGIL, e lo scambio di pratiche e di esperienze rappresentano un arricchimento per la cassetta degli attrezzi degli attivisti della CGIL. 

Il primo filo rosso che ha contraddistinto la nostra attività è la Solidarietà. In diverse occasioni alla CGIL, ai sindacalisti e ai lavoratori italiani e lombardi sono giunti messaggi di solidarietà da moltissime organizzazioni.

In particolare, un poderosa macchina di solidarietà a livello globale è stata attivata in occasione della manifestazione del 25 ottobre 2014, quando, con una nostra campagna di foto-messaggi lanciata nel network globale, sono giunti in Italia messaggi da ogni angolo del pianeta per la mobilitazione della CGIL e per i diritti.

 

Ugualmente, in occasione di visite di delegazioni straniere in Lombardia, la solidarietà dal mondo è giunta fino ai luoghi in cui lavoratori e lavoratrici si battevano per il lavoro e i propri diritti. E’ successo all’Alstom e alla K-Flex.

CGIL Lombardia, a sua volta, ha organizzato campagne di sostegno alle lotte e alle iniziative di altri sindacati, come in sostegno ai lavoratori francesi in lotta contro la loi travail e ai sindacalisti spagnoli sotto processo perché in sciopero.

 

 

 

 

I giovani sono stati spesso coinvolti direttamente in iniziative di carattere transnazionale. I giovani attivisti dell’organizzazione sentono forte la necessità di un movimento sindacale transnazionale. Vivono, con il fascino degli ideali e della curiosità per le differenze, il bisogno di  lanciare  un’epoca  in  cui  un  sindacato  operativo a  livello internazionale diventi prassi per le organizzazioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

Le iniziative sono state numerose, missioni, seminari, momenti formativi, iniziative politiche. Tra altre, la conferenza dei giovani sindacalisti dei 4 motori d’Europa, ospitata dalle tre confederazioni lombarde a Milano e svoltasi in parte ad Expo, dove si è tenuta la conferenza conclusiva.

 

Giovani funzionarie lombarde hanno poi preso parte al corso lungo della CES per giovani quadri, che ogni anno forma un nutrito gruppo di giovani sindacalisti da tutta l’Unione Europea.

 

I due gruppi hanno lavorato e vissuto insieme per due settimane, prima a Oxford e Londra, poi in Lombardia,Alcune sperimentazioni inoltre sono  state messe  in  atto  per  i giovani. Un gruppo di funzionari e delegati ha stretto un rapporto di gemellaggio con giovani sindacalisti della TUC della regione di Londra. In un’andata e ritorno nell’arco di qualche mese osservando come si fa sindacato in un altro paese, discutendo di politica, ma anche socializzando, rompendo i blocchi a comunicare in un’altra lingua, condividendo momenti di vita in comune.

 

Questo gemellaggio ha avuto luogo tra il 2016 e il 2017, mentre nella primavera del 2018 la CGIL Lombardia ha ospitato per un mese un giovane dirigente del sindacato austriaco. Nel tempo in cui è rimasto con noi ha potuto conoscere le numerose e diverse realtà in cui opera la CGIL, visitando numerosi territori e categorie, assistendo ad assemblee, riunioni, consulenze individuali dei servizi, manifestando il 25 aprile e il primo maggio al nostro fianco. Abbiamo sperimentato quello che in inglese si definisce “shadowing”, ovvero fare l’ombra; il nostro ospite austriaco passava infatti una intera giornata con un/a funzionario/a della CGIL, potendo quindi conoscerne il modo di lavorare e approfondire le questioni che si presentavano nel corso delle attività svolte.

 

 

Convegni e altre iniziative di carattere di approfondimento politico su questioni europee e sull’azione sindacale transnazionale hanno contribuito al dibattito in CGIL Lombardia, portando i nostri dirigenti e attivisti a confrontarsi su temi quali il la codeterminazione e la partecipazione, il TTIP, la contrattazione transnazionale e i CAE.

 

Con la Fondazione Di Vittorio, allora Assoc. B. Trentin, contributi accademici di altro profilo e con l’esperienza e la cultura della partecipazione dei lavoratori dei nostri partner della DGB della Bassa Sassonia nel febbraio 2015 abbiamo affrontato il tortuoso, ma fondamentale e strategico tema del coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni delle imprese. Un tema ostico in Italia, ma sancito già dalla Costituzione come un diritto fondamentale. Una sfida qualitativa, sulla qualità della produzione e sulla solidità dello sviluppo, in cui i lavoratori possono giocare un ruolo, affermato nella Carta dei Diritti e sancito nell’accordo sulle relazioni industriali.

 

Il 19 maggio del 2015, coinvolgendo più di dieci organizzazioni sindacali straniere ed avendo come invitati esponenti del sindacalismo europeo, tra cui Luc Triangle segretario generale di IndustriAll e Luca Visentini, il segretario generale della CES, CGIL Lombardia ha realizzato la conferenza “Negotiation, Negotiation, Negotiation” sulla questione chiave della contrattazione transnazionale e delle strategie sindacali oltre la crisi economica.

 

Il 28 maggio 2015 Susanna Camusso – Segretario Generale CGIL, Antonio Panzeri e Maria Arena, parlamentari europei del gruppo Socialisti e Democratici su iniziativa di CGIL Lombardia si sono confrontati sui risvolti e i rischi portati dall’accordo commerciale tra UE e USA, noto come TTIP.

 

Le Missioni, nostre, all’estero e di nostre organizzazioni partner in Lombardia, sono  servite a consolidare rapporti bilaterali e ad approfondire questioni sindacali, arricchendo il dibattito con l’incontro  di  prospettive diverse  perché  provenienti  da  luoghi lontani, ma in cui, come da noi, lavoratori e lavoratrici si organizzano per rivendicare diritti e condizioni di lavoro dignitose.

In quest’ottica, delegazioni delle strutture lombarde si sono recate in Brasile ed in Russia ed in altrettante occasioni abbiamo ospitato delegazioni dei sindacati russi di Ekaterimburg e della CUT di San Paolo del Brasile.

 

Con i brasiliani, a San Paolo nel giugno 2016 e in Lombardia a fine gennaio 2017, lo scopo del lavoro è stato promuovere una riflessione strategica tra i due gruppi dirigenti al fine di portare il confronto sulle sfide del sindacalismo nel XXI secolo. Elemento sperimentale dell’iniziativa, oltre al contenuto, è stato anche il modo di discutere, mutuato dalle metodologie dell’apprendimento partecipativo. Questo ha permesso un confronto serrato tra dirigenti, ma rafforzato da un dibattito più fluido e dinamico.Con i brasiliani, a San Paolo nel giugno 2016 e in Lombardia a fine gennaio

 

Con i russi ad Ekaterimburg negli Urali, nel luglio 2016, abbiamo discusso con sindacalisti il senso di lanciare un progetto e una sfida ambiziosi come la Carta dei Diritti universali del lavoro e le federazioni che componevano  la a delegazione (FLAI, FILCTEM e FILCAMS) hanno incontrato e discusso di diritti sindacali e condizioni di lavoro con i delegati sindacali di “reciproche” multinazionali: Coca-cola, Metro e ENEL.

La collaborazione con strutture territoriali e di categoria, nata dall’iniziativa rivolta da queste ultime a delegati e funzionari, ha reso possibile realizzare anche altri tipi di missioni  all’estero:  le visite  di  studio  a  Bruxelles,  la  capitale dell’UE. In collaborazione con parlamentari europei è stato possibile compiere visite di studio alle

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ituzioni europee e alle strutture del sindacalismo europeo. Queste visite, occasioni di conoscenza e presa di coscienza della dimensione europea che pervade la vita di ogni cittadino, hanno portato lavoratrici e lavoratori nel cuore dell’Europa, permettendo loro di confrontarsi con eletti del parlamento, funzionari del gruppo dei lavoratori nel Comitato economico e sociale europeo e di conoscere il modo di funzionare della CES e le priorità politiche del sindacalismo europeo.

 

 

 

Infine,  è  continuata  l’attività  a  supporto  dei componenti  dei  Comitati Aziendali Europei:

Azioni di consulenza diretta per le compagne e i  compagni coinvolti in processi di negoziazione degli accordi o alla ricerca di supporto per acquisire le conoscenze necessarie  a  svolgere  questa  ulteriore funzione di rappresentanza a livello europeo in un ambiente di lavoro interculturale.

Seminari dedicati a creare dei gruppi di lavoro nelle strutture per far partire percorsi collettivi, per organizzare reti di condivisione e supporto tra i delegati impegnati nell’azione sindacale nelle imprese multinazionali.