Verso il XII Congresso della Cgil Lombardia. Il nostro impegno per le politiche abitative

in Casa, Territorio, Mobilità, UFFICIO STAMPA

Lo sviluppo dell’attività relativa alle politiche abitative di CGIL Lombardia si caratterizza per un impegno rivolto a più aspetti, sintetizzabili in:

  • Confronto istituzionale con l’assessorato regionale competente, ora “Politiche sociali, abitative e Disabilità;
  • Rapporto continuo con le strutture sindacali territoriali CGIL e il sindacato Inquilini – SUNIA;
  • Mantenimento di relazioni sindacali unitarie strutturate, con CISL e UIL, ma anche con gli altri sindacati degli inquilini – SICET, UNIAT, UNIONEINQUILINI, CONIA.

Negli ultimi 4 anni il confronto con la struttura tecnica dell’assessorato e gli assessori che si sono avvicendati, ha visto lo sviluppo di una grande quantità di attività relativa alla riforma della L.R. n. 27/2009. Tale riforma ha dato luogo all’attuale legge regionale (n.16/2016), che ha cambiato radicalmente il paradigma di riferimento dell’edilizia residenziale pubblica in Regione Lombardia. Con la riforma menzionata, rigettata dalla CGIL Lombardia, viene meno il focus riferito all’alloggio, inteso come soddisfazione del fabbisogno primario dell’abitare, e sostituito dal “servizio abitativo”, inteso come percorso di accompagnamento a supporto dei cittadini richiedenti. Il tutto è avvenuto in assenza completa di investimenti immobiliari cospicui e duraturi. Il lavoro di elaborazione di proposte coerenti con il quadro di riferimento della domanda e del configurarsi di nuovi e diversificati fabbisogni abitativi, ha caratterizzato l’ambito delle proposte che, come Confederazione prima e poi unitariamente, abbiamo presentato sui Tavoli di discussione regionali. In  particolare abbiamo sostenuto la richiesta di destinare l’1% del bilancio regionale (circa 220 milioni di €/ anno), all’incremento del patrimonio immobiliare pubblico e a manutenere quello esistente. In secondo luogo abbiamo chiesto di definire condizioni di sostenibilità dei canoni e delle spese di conduzione degli alloggi, per evitare le morosità incolpevoli che rappresentano uno dei fenomeni a cui si  legano i bilanci disastrati delle ALER. Un’altra parte importante del confronto con Regione Lombardia, sviluppatasi in particolare nella precedente Legislatura regionale, ha riguardato la riforma delle Aziende lombarde per l’edilizia residenziale pubblica (ALER), che ha portato agli attuali accorpamenti delle Aziende per l’ERP. Tale riforma, che abbiamo giudicato negativa,  non ha conseguito gli obiettivi di razionalizzazione e risparmio finanziario che si prefiggeva. Abbiamo inoltre cercato, in ragione di un’area grigia della domanda abitativa, né ERP, né mercato libero, di sostenere lo sviluppo di un’edilizia sociale da destinare ad un mercato protetto, in grado di dare risposte concrete ai nuclei familiari con redditi medio-bassi. Allo stesso modo siamo stati sostenitori di un mix sociale nei quartieri residenziali, in grado di agevolare l’integrazione tra cittadini di diversa provenienza e condizione economica.

Si è trattato, e si tratta di questioni di grande impatto politico-tecnico che impegnano il Dipartimento regionale in studi di fattibilità di architetture possibili riguardanti le politiche di sviluppo dell’abitare sociale. Tale impegno comporta anche la partecipazione a convegni e workshop organizzati da diversi soggetti operanti nel settore.

Un’altra parte importante del lavoro ha riguardato il confronto continuo con il Sindacato degli Inquilini –SUNIA -, improntato ad una relazione continua che ha reso possibile produrre proposte in equilibrio tra gli interessi Confederali e quelli tipici degli Inquilini. Tale relazione oltre a concretizzarsi con un lavoro comune di elaborazione di proposte, si è potuta anche manifestare con attività sul territorio fatta di incontri con i Comitati degli Inquilini, che svolgono un ruolo di mediazione sociale di grande valore. Nello stesso tempo abbiamo sviluppato incontri territoriali con le Camere del Lavoro e con il Sindacato degli Inquilini, recandoci direttamente sul territorio, per una fase di ascolto e per illustrare le proposte sindacali, in contrapposizione a quelle contenute nelle bozze di riforma legislativa. Tale attività si è sommata all’attività ordinaria di confronto che periodicamente avviene nell’ambito del  Coordinamento regionale “Politiche abitative”. Nella scorsa campagna elettorale per l’elezione del nuovo Consiglio regionale, nell’incontro con alcuni dei candidati-presidenti alle elezioni regionali, abbiamo evidenziato le proposte sindacali in tema di politiche abitative. Nella scorsa Legislatura regionale, e all’avvio dell’attuale, abbiamo incontrato il Partito Democratico, per opportuni raccordi e messa in comune delle rispettive posizioni. Abbiamo partecipato ad audizioni nell’ambito dei lavori della V Commissione consiliare e presenziato ad alcuni dibattiti nell’aula del Consiglio regionale in occasione dell’approvazione delle leggi di riferimento. Inoltre, nella fase di definizione della legge c.d. di riforma abbiamo incontrato i Presidenti delle ALER e la Presidenza di Federcasa, per opportuni confronti sui contenuti del testo di legge in elaborazione e per illustrare le criticità dell’impianto. Alla stessa stregua abbiamo incontrato i rappresentanti dell’ANCI, per illustrare dal nostro punto di vista l’impatto che avrebbe avuto la nuova architettura normativa sui Comuni.

Come si è già accennato, è stato fatto un grosso lavoro di confronto costante con le altre Organizzazioni sindacali confederali e degli inquilini, attraverso il quale siamo stati in grado di sostenere ai Tavoli istituzionali sempre un punto di vista comune, anche quando alcune divergenze ci avrebbero potuto vedere in disaccordo. Ma la tenuta unitaria è stata continua, ed è stato un punto di forza dell’azione sindacale nei confronti delle interlocuzioni politiche tenute con i diversi assessori regionali. Tuttavia una scelta politica di Organizzazione ci ha contraddistinti. La circostanza si è presentata quando il Dipartimento Politiche abitative, in raccordo con la Segreteria regionale, ha deciso di presentare nei mesi scorsi, notificato poi il 7 giugno 2018, il ricorso contro Regione Lombardia per accertare l’inammissibilità, nel “Regolamento accessi e permanenza” di criteri discriminatori contro richiedenti l’alloggio ERP da parte di cittadini non residenti (italiani e non) in Regione Lombardia.

Nello sviluppo delle azioni di contrasto (presidi) alle politiche regionali e nella fase di elaborazione, nonché in occasione di nuove condizioni dettate da leggi e regolamenti vigenti, abbiamo sempre tenuto aperto un canale privilegiato con le categorie regionali maggiormente coinvolte negli aspetti relativi alle politiche abitative, in particolare con: SPI, FP, FILLEA. Negli ultimi mesi questo canale di confronto ci ha visti sviluppare uno dei seminari organizzati dal Dipartimento P.A. sul tema della “Rigenerazione urbana”, in raccordo con il Dipartimento nazionale, con il quale vengono mantenuti rapporti di reciproca informazione e collaborazione.

Infine, già a conclusione del 2017, ma ancor più nel corso del 2018, grazie anche ad una vision di team-work che mira ad allargare il lavoro confederale regionale alle molteplici competenze interne, si sono tenuti diversi incontri interdipartimentali che hanno visto insieme più Segretari e Funzionari, oltreché le Camere del Lavoro Territoriali, in un’azione partecipata di lettura del contesto e di elaborazione.

2015

22/4/15

Mobilitazione, presidio davanti alla Regione – Salvare e rilanciare l’edilizia residenziale          pubblica in Lombardia. Mobilitazione unitaria affinchè la Regione riprenda subito il confronto con il sindacato sulla riforma normativa e sul finanziamento dell’edilizia residenziale pubblica.

1/12/15

Manifestazione Presidio davanti al Pirellone –  Ancora una riforma sbagliata. Dopo    l’approvazione del progetto di legge relativo alla riforma della L.27/09 sull’edilizia Residenziale Pubblica, i sindacati  confederali  e i sindacati degli inquilini organizzano un presidio davanti al Pirellone.

2016

21/6/16

Manifestazione davanti al Pirellone – L.R. sulle case popolari” No alla controriforma di Regione Lombardia – Continua la mobilitazione sindacale per chiedere a Regione Lombardia la modifica della proposta di legge in discussione.

 

7/10/16

Seminario Regionale – Approfondimenti relativi alla LR n.16/2016 – Un incontro per approfondire i contenuti della L.R. 16/2016 “Disciplina regionale dei servizi abitativi” – Un’occasione anche per definire le linee di indirizzo con cui affrontare il confronto istituzionale sui regolamenti attuativi.

2017

13/7/17

Conferenza stampa unitaria del sindacato confederale e dei sindacati degli inquilini per illustrare i motivi della nostra contrarietà al Regolamento per l’accesso agli alloggi pubblici, approvato il 21/6/2017. Case popolari – Il nuovo Regolamento regionale per l’accesso alle case popolari penalizza e discrimina le famiglie con difficoltà alloggiativa. I comuni non avranno più strumenti per affrontare l’emergenza abitativa e gli sfratti.

6/11/17

Seminario Regionale Pol.Abit. c/o CGIL Lombardia “Approfondimento tecnico nuovo regolamento. Si prendono in esame, anche dal punto di vista tecnico, i contenuti di un regolamento che stravolge il sistema delle politiche abitative in Lombardia.

 

2018

 

23/2/18

Seminario Politiche Abitative – Seminario di approfondimento sul Regolamento e sulla piattaforma informatica che supporterà le richieste di alloggio popolare. Un sistema sul quale abbiamo più volte espresso le nostre perplessità. Partecipa il dott. Foti di Regione Lombardia.

26/6/18

Seminario Politiche Abitative regionali e nazionali c/o CGIL Lombardia – Un incontro per fare il punto delle principali tematiche relative alle politiche abitative, sia a livello nazionale che regionale. Si è approfondita la tematica della rigenerazione urbana che impatterà, a breve, su alcune aree della nostra regione.